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Lola Montes
di Paola La Nave
Contrariamente a ciò che farebbe pensare il suo nome, Lola Montes, contessa di Lansfeldt, non era spagnola ma scozzese, in quanto nata a Montrose nel 1819, da padre scozzese e madre dell’Avana.

Era una donna colta (parlava cinque lingue), e la sua vita sentimentale fu rocambolesca fin dalla prima giovinezza: sposò molto presto un ufficiale dei Cacciatori a cavallo che la condusse a Bombay, al seguito del suo reggimento.

Fallito il matrimonio a causa delle intemperanze e delle bizzarrie del proprio carattere, Lola si imbarcò per Cadice, contando sulla generosità di un misterioso protettore indiano che, da questo momento in poi, comparirà nei momenti di difficoltà della Montes, tirandola fuori dai guai ed assecondandone i desideri.

Solo dopo molti anni questa figura misteriosa rivelerà la vera ragione del suo generoso e provvidenziale interessamento per Lola.  

La Montes, attrice ovunque applaudita, invidiata ed ammirata, divenne persino la favorita del Re Luigi I di Baviera.

Visse cosi’ la sua vita, cambiando città ed amanti, fino al precoce declino, a soli 37 anni, quando, trascurata dagli amici, commediante non sempre gratificata dal successo, vide ricomparire nella sua vita il misterioso benefattore indiano che le rivelò allora, con sconcertante brutalità, il motivo del suo costante sostegno: egli l’aveva sempre aiutata con la speranza di convincerla a seguirlo in India per essere sacrificata alla divinità, come espiazione delle colpe degli Inglesi!.... 

Incredibilmente Lola accettò, chiedendo un rinvio di cinque anni; lo ottenne e riprese il suo giro per il mondo. Venne però colpita da paralisi nel 1861, ed in quello stesso anno si spense.

Ancora una volta Lola Montes era riuscita a scegliere il suo destino; la lugubre scadenza stabilita dal “benefattore” indiano era stata fissata, infatti, proprio per il settembre del 1861, ma lei non c’era più.

Questa la sua vita, ricca, mondana, vissuta nel lusso, con solo elemento dominante: la bellezza e la cura del corpo.

In questo la Montes era maestra, e volle rivelare anche alle altre donne molti utili suggerimenti per essere belle.

L’opuscolo che ella scrisse e pubblicò a New York fu un vero successo: nel 1858 vendette infatti più di 60.000 copie.

Ecco alcune ricette, consigli ed “usanze strane” tratti  dal libro di Lola.

Per eliminare le macchie di sole
La cosiddetta Crema di l’Enclos è un’eccellente soluzione per far scomparire le macchie di sole. Si prepara con questi ingredienti:
latte fresco cl.  47
succo di limone gr.   7
acquavite bianca     gr. 15.

Far bollire il latte e privarlo della schiuma; lasciarlo raffreddare ed aggiungere gli altri ingredienti. Si userà mattina e sera, tamponando il viso con cotone imbevuto della soluzione.

Una preparazione molto di moda tra le dame spagnole, utile per far scomparire gli effetti del sole e rendere la carnagione brillante, è composta semplicemente di parti uguali di succo di limone e albumi d’uovo. Si frulla il tutto in un vaso di terracotta verniciato, si fa cuocere a fuoco lento, mescolando il composto fin quando acquisti la consistenza di una pomata pastosa.

Questa composizione si chiama Pomata di Siviglia; se prima di applicarla il viso verrà lavato con acqua di riso, essa porterà via le macchie di sole e darà alla carnagione uno straordinario splendore.

Per le mani
Pare che le donne spagnole avessero più cura delle mani che del viso. Alcune di esse, ad esempio, la sera nell’andare a letto, fissavano le mani alle colonne del letto con delle carrucole, e dormivano così, sperando di renderle pallide e delicate.
Efficacissima per avere mani molto morbide è una pomata, da spalmare in un paio di guanti più grandi della propria mano, e da portare tutta la notte; questa la ricetta: “Prendete 15 gr. Di sapone dolce, un quarto di litro di olio fine, e fate bollire fino a mescolanza compiuta per pulire i capelli. Dopo bollito il tutto, ma prima che si raffreddi, aggiungete un quarto di litro di spirito di vino e 5 gr. di muschio”.

Per i capelli
Una spazzolatura costante è la prima regola per una capigliatura bella e sana: non spazzolare per un minuto, ma per dieci; non una sola volta al giorno, ma anche tre o quattro.
Secondo la Montes sono necessarie due spazzole ( naturalmente di setole naturali): una nera per pulire i capelli, ed una bianca per lisciarli. Le spazzole vanno pulite strofinandole con la crusca, che elimina tutto il grasso e lascia le setole sode come prima.
Quando queste cominciano a diventare troppo flessibili basta immergerle, per rassodarle, in una soluzione di una parte di spirito di ammoniaca ed una di acqua.

Per prevenire l’incanutimento
Racconta la Montes: “Una vecchia attrice smessa, da me incontrata a Gibilterra, e che aveva una bella capigliatura, assai meglio conservata che non le altre sue attrattive, era persuasa di non averne impedito l’incanutimento con altro, se non con l’usare la preparazione seguente, ogni volta che si pettinava:
ossido di bismuto gr.  7
bianco di balena gr. 7
lardo di porco gr. 120.
Bisogna far struggere insieme il lardo e il bianco di balena, poi quando cominciano a raffreddarsi, rimestarli nel bismuto.
Ognuno può dare alla composizione il profumo che gli aggrada”.

Contro la caduta dei capelli
“È noto che il barone Dupuytreu si fece una reputazione universale con una certa pomata che trionfò della calvizie in mille casi ne’ quali fu adoperata. Un celebre medico di Londra diede ad uno de’ miei intimi amici la ricetta seguente, assicurando che era realmente la famosa pomata Dupuytreu. L’amico mio ne ritrasse tal giovamento, che io m’indussi a copiarla e ad aggiungerla alla mia raccolta di ricette curiose”:
segatura di legno gr. 180
spirito provato gr. 360
spirito di rosmarino gr. 60
spirito di moscada gr. 15.
Bisogna lasciare in infusione la segatura di legno negli spiriti per 14 giorni ad una temperatura di 60 gradi, poi filtrare il tutto e lavare o strofinare con cura il cuoio capelluto con questa composizione, mattina e sera”.

Per favorire lo sviluppo del seno
Strofinare delicatamente il seno per cinque o dieci minuti, due o tre volte al giorno, con una lozione preparata nel modo seguente:
tintura di mirto gr. 15
acqua di pimpinella gr. 122
acqua di fiori di sambuco gr. 122
muschio mg. 64
spiriti rettificati di vino gr. 183 .

Per rassodare il seno

Applicare con delicatezza, mattina e sera, questa semplicissima lozione:
acqua di allume gr. 15
acqua forte di camomilla gr.30
acquavite bianca gr. 60.
Anche nel caso di appassimento e floscezza generale l’uso di quest’acqua, per un mese o due, produrrà ottimi risultati.

   
24/8/2014
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