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Cronaca
Miseno, barche e nasse sull'antico porto romano
di Antonio Cangiano
NAPOLI – Miseno, l’antico porto romano invaso da nasse e reti di pescatori.
In un video, l’associazione Freebacoli, lancia l’allarme circa l’inquinamento dei fondali dell’area marina protetta. E intanto in superficie, i diportisti, gettano l'ancora sulle antiche strutture.

È con un video subacqueo di pochi minuti che Salvatore Mangiapia, tra i promotori della giornata di pulizia dei fondali marini tenutasi a Miseno la scorsa settimana, ha voluto mostrare attraverso il portale di "Freebacoli" quale contrasto è costretta a sopportare la nostra memoria.
L’antico porto imperiale di “Misenum”, in gran parte ricoperto dal mare, infatti, appare soffocato da una grossa mole di reti e nasse, in parte poi rimosse dai volontari.

“Vista la drammaticità della situazione che purtroppo coinvolge buona parte dei fondali marini della costa flegrea e delle monumentalità sommerse, - fa sapere Freebacoli - si chiede con forza alla Sovrintendenza, ai Comuni flegrei, ai responsabili del Demanio Marittimo, di intervenire attraverso manutenzioni straordinarie ed ordinarie”.

Intanto in superficie le cose non vanno meglio.
Decine di diportisti durante il fine settimana sostano a ridosso delle antiche rovine del porto romano, gettando l'ancora sugli antichi resti.

Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=AzSRecB-QrE
19/7/2014
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