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Cronaca
Trasporti: blocco biglietti per facili arricchimenti
di Laura Portomeo
Il blocco degli abbonamenti annuali a tariffa integrata disposto dal Consorzio Unico Campania, dice il capogruppo consiliare dei Popolari per il Sud Ciro Monaco, così come il prevedibile aumento dei titoli di viaggio, penalizzerà ancora le fasce sociali più deboli, quali studenti, lavoratori ed i meno abbienti, costretti a servirsi del trasporto pubblico ed a subire le conseguenze degli sprechi, delle inadempienze e del clientelismo che caratterizza l'attuale sistema consortile.
 
L'Assoconsum – da sempre portavoce delle esigenze dei consumatori – ha più volte denunciato i disservizi nei trasporti pubblici locali, derivanti dai continui ritardi che si registrano, dalla improvvida soppressione di linee urbane, dall'inadeguatezza e dalla sporcizia nei mezzi in circolazione, dall'irrisoria attività di controlli che consentono il dilagare del fenomeno dei “portoghesi” e quant'altro contraddistingue l'attuale funzionalità del trasporto pubblico locale, per cui il blocco degli abbonamenti annuali ed il prospettato rincaro dei biglietti, se raffrontati alla qualità del servizio erogato, rappresenta un'ennesima prova di sfacciata arroganza da parte di un'azienda consortile da sempre protagonista di sperperi.
 
L'annunciata uscita dal Consorzio di ANM e Metronapoli è dovuta alle notevoli perdite che subiscono dal sistema dell'integrazione tariffaria per l'iniqua ridistribuzione degli utili, alle aziende consorziate, operata dal citato Consorzio Unico Campania, che nel corso degli anni ha determinato arricchimenti unilaterali ed ha consentito l'attuazione di una gestione politico-clientelare.
 
Anche a nome dell'Assoconsum, di cui sono esponente nazionale, sottolinea Monaco, ribadisco che l'abuso e l'illegittimità di una decisione unilaterale, quale quella del blocco degli abbonamenti annuali, non può essere tollerata, anche perché graverà pesantemente sull'efficienza e sui costi del sistema trasporti pubblici nell'intera Campania, per la cui migliore funzionalità necessitano correttivi incisivi  ed innovativi  più consoni ad una moderna gestione aziendale, come ad esempio quella di consentire anche alle rivendite autorizzate l'opportunità di rilasciare abbonamenti annuali e quant'altro finora loro precluso.
 
Queste innovazioni non solo agevolerebbero l'utenza, non più costretta a far capo alla  sola sede del Consorzio Unico Campania in Piazza Matteotti a Napoli, ma contribuirebbe a risanare una realtà economica e sociale che in città e nel suo hinterland risulta fortemente compromessa.
2/10/2010
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