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29/10/2010

Lo spettacolo della cultura

Di fronte ad un’affollatissima platea del Teatro Parioli di Roma, ancora una volta, il Morante ha portato in scena la qualità letteraria, l’intelligenza brillante, il genio creativo: lo spettacolo della cultura.

Un carosello di intellettuali, tra scrittori e giornalisti, giurati e premiati ha  intavolato un vivace dibattito che ha intrecciato tradizione e innovazione, temi classici come la narrativa del novecento e attualissimi come il giornalismo, le sue prospettive, le sue modalità, il suo rapporto con la società e la politica fino ad arrivare agli approfonditi scambi sul senso della scrittura e sul rito della lettura. Ospiti di Maurizio Costanzo, generoso ed accogliente padrone di casa, i giurati Dacia Maraini, Andrea Camilleri e  Tjuna Notarbartolo si sono confrontati con Elisabetta Rasy e con il suo “Memorie di una lettrice notturna” (Rizzoli), libro vincitore della sezione di Saggistica. “Per comprendere appieno l’opera delle scrittrici, più che degli scrittori, è fondamentale conoscerne le vicende umane -  ha sottolineato la Rasy - è un processo osmotico che nelle donne geniali passa dalla vita alla creazione e viceversa”.

 I giornalisti Francesco Cevasco ed Enzo Colimoro hanno pungolato un brillante Enrico Mentana, vincitore del Premio per la Comunicazione.  “E’ bello andarsene da cose e situazioni con la schiena diritta e fare nascere nuovi progetti con  slancio ed entusiasmo – ha dichiarato il direttore del Tg La 7 -.  Il caso Scazzi? Un giallo di pessima qualità tenuto in vita da un’informazione di poche speranze. Il rapporto tra politica e giornalismo? Bè, capita spesso che non siano neanche i politici a bussare alle porte ma i giornalisti stessi a spalancargliele e, per esperienza, devo dire che, in fin dei conti, i politici stimano di più chi è capace di mantenere un proprio punto di vista ed una propria autonomia”.

Infine Chiara Gamberale, Emanuele Trevi e Teresa Triscari hanno discusso con Michele Mari, vincitore del Premio di Narrativa con il libro “Rosso Floyd” (Einaudi). “La scrittura è un territorio misterioso nel quale si mescolano le assonanze di una musica interna fatta di ciò che ascoltiamo, di ciò che viviamo, di ciò che immaginiamo – spiega Mari –. Quanto al bambino che abbiamo dentro  e che ci invade con le sue ossessioni, bisogna avere la capacità di accantonarlo e andare avanti con la propria evoluzione. Proprio come quando da bambini accantonavamo i nostri giochi, o, per meglio dire, ce li trovavamo accantonati, senza sapere né come né quando, dai nostri genitori. E’  da lì che abbiamo cominciato a crescere”.

Sul palco a leggere brani della Morante e dei vincitori, una seducente Nathalie Caldonazzo. Per la consegna dei premi due donne assessori: Caterina Miraglia della Regione Campania e Mariella Zezza della Regione Lazio.

Grande emozione sul finale con la presenza sul palco di Maria Morante, la sorella minore di Elsa, ancora una volta ad evocarla.
La manifestazione è stata organizzata, sotto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana, dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante in collaborazione con il  Teatro Parioli e la Regione Lazio. Hanno contribuito all’evento la Provincia di Roma,  Graziella S.p.a., di cui era presente l’amministratore delegato Angelica Sarno, e ROSSOPOMODORO, con il suo Presidente Franco Manna che ha dichiarato che: “Assolviamo ad una parte importante della nostra missione: promuovere la cultura. Da sempre infatti il nostro marchio in Italia e nel mondo si fa ambasciatore dei migliori valori culturali della nostra terra.”

Info –premioelsamorante@premioelsamorante.it;  3383059301 – 3397916553


Fonte: http://www.napoli.com/stamparticolo.php?articolo=35951

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