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C’è l’attesa di un successo pieno
di Mimmo Carratelli
A Verona, oggi pomeriggio, il Napoli giocherà con la stessa formazione di Supercoppa. La sconfitta di mercoledì con la Juve non lascia tracce.

Non c’è pericolo di un contraccolpo. Gli episodi e la maggiore aggressività della Juve nel secondo tempo hanno deciso il match. Paradossalmente, la Juve ha meritato di vincere (ha cercato di più la vittoria), il Napoli non meritava di perdere (Szczesny migliore in campo).

Gli episodi hanno favorito i bianconeri dal grazioso assist di Bakayoko per il golletto di Ronaldo al rigore fallito da Insigne. Basta. È storia passata.

Si chiude il girone d’andata. Il Napoli delle cinque sconfitte ha dieci punti più dell’anno scorso. Poteva far meglio, ha perduto almeno cinque punti nelle ultime gare casalinghe con Torino (1-1) e Spezia (1-2).

Concretamente, il Napoli gioca per entrare in zona-Champions. È per questo obiettivo che la squadra azzurra non può più lasciare punti per strada. La crisi della Roma potrebbe liberare un posto tra le prime quattro, ma ci sono Juventus e Atalanta, e anche Lazio, che puntano a piazzarsi dietro Milan e Inter.

Saranno determinanti gli scontri del Napoli contro le dirette concorrenti alla zona Champions (con la Juventus due partite).

A Verona per vincere. C’è solo un dato che preoccupa. In trasferta il Napoli segna poco (15 gol rispetto ai 25 casalinghi). E il Verona ha la seconda migliore difesa del campionato (un gol più del Napoli).

La squadra veneta, variamente elogiata, sembra in flessione, meno fluida e incisiva (4 gol nelle ultime quattro partite). Piace il tecnico Juric che molti a Napoli vedrebbero al posto di Gattuso. Al Napoli piace il cesenate Zaccagni, gioiellino del Verona. Una mezz’ala come ne ha tante la squadra azzurra.

La forza del Verona sta in un centrocampo folto, quattro giocatori di ruolo (Faraoni, Barak, Ilic, Dimarco) con i rientri di Zaccagni e Lazovic. Il Napoli che, contro la Juve, ha fatto meno tic-toc e lanciato lungo, potrebbe ripetersi per mettere palla al di là della linea difensiva veronese e scatenare la profondità di Lozano e Insigne.

Velocità e gioco a due tocchi saranno essenziali per prevalere. La difesa a tre del Verona è perforabile a meno che il centrocampo non l’aiuti in massa.

Contro la Juve, almeno nel primo tempo, Koulibaly ha giocato lungo evitando una più insistita costruzione dal basso. Il pressing del Verona è pericoloso. Un pomeriggio di grazia di Zielinski (non pervenuto contro la Juve) aiuterebbe moltissimo. A destra il Napoli sembra meglio attrezzato con le combinazioni Di Lorenzo-Lozano.

In trasferta, il Napoli ha conquistato sei vittorie, perdendo senza segnare contro Inter e Lazio. Ha vinto sui campi di squadre medio-piccole. Il Verona sarà avversario di livello superiore. Ma non ha un attacco deflagrante. Le prestazioni compatte della squadra proteggono molto la difesa. 

Nelle ultime quattro partite al Bentegodi, il Verona ha segnato tre volte solo un gol, contro il Crotone ne ha fatti due. L’attacco veronese è il tredicesimo della serie A. Potrebbero favorirlo solo le croniche topiche della difesa azzurra.

Non c’è dubbio che l’attesa è di un successo pieno a Verona. Sarebbe deludente fallirlo.
24/1/2021
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