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Ed ecco il Real Napoli
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 30.102020)
Ci piace l’Europa o non ci piace, l’Europa intesa come Europa League, torneo di basse ambizioni e molte esitazioni? A San Sebastian, nei Paesi Baschi, il Napoli scioglie il dilemma. Esce vincente dalla tana dell’Anoeta Stadium, gran gol di Politano (1-0), e l’impresa è compiuta.
Era una partita da dentro o fuori nel girone con Real Sociedad, Alkmaar e Rijeka, non proprio il meglio del reame.

Poiché sono tutti titolari, come dice Gattuso, turn-over pesante per un Napoli più fresco e pimpante. Sette novità a San Sebastian. Vincere o morire.
n panchina Osimhen, Mertens, Fabian Ruiz, Di Lorenzo, Manolas, Lozano, Meret. Bentornati a Zielinski ed Elmas: hanno battuto il virus, sono a bordo-campo.
È un Napoli diversamente forte, non scherziamo.

Basta coi giocolieri e i ballerini, dentro i pezzi pesanti, Andreone Petagna 1,90 di Trieste. Dentro Politano che in questo momento ha più verve di Lozano. Centrocampo col soldatino Demme a proteggere la difesa. E, con Demme, c’è Bakayoko ad aumentare centimetri e personalità. Lobotka regista alto, ma non troppo. Insigne è là per il colpo ad effetto.

La Real Sociedad sta dominando la Liga nell’assenza sul proscenio spagnolo di Real Madrid e Barcellona. Squadra dei Paesi Baschi, vale a dire orgoglio, garra, spirito guerriero. La classe la sprigiona David Silva dopo dieci stagioni di gloria al Manchester City. Centravanti Isak, svedese di un metro e 90. Un pezzo pesante ce l’hanno anche loro.

Si annuncia battaglia. Il Napoli con l’handicap della prima partita persa (con l’Alkmaar al San Paolo), la Real Sociedad già con tre punti in tasca (1-0 a Rijeka, vittoria acciuffata al 93’ con Jon Bautista). Per il Napoli è già un match da dentro o fuori. C’è da soffrire, soffriamo.

La sofferenza, sai, è come il vento. È il vento freddo dell’Atlantico che dal golfo di Biscaglia giunge all’Anoeta Stadium spettralmente vuoto. È il vento basco della Real Sociedad che gioca a raffiche. Mayday, mayday. È allarme per a difesa azzurra.

Il 4-2-3-1 del Napoli, ormai consolidato marchio di fabbrica, contro il 4-1-4-1 della Real Sociedad, difesa munita e contropiede. Guevara davanti alla difesa.
Il Napoli sprigiona in avvio due fiammate con le conclusioni a fil di palo di Insigne (8‘) e Mario Rui (12’). Il fuoco azzurro si spegne presto.

La Real Sociedad conquista campo e prende in pugno il match. I difensori palleggiano lentamente nel tentativo di attrarre il Napoli che rimane basso, in attesa. David Silva si muove dietro i suoi centrocampisti per impostare la manovra basca, poi schizza avanti sulla destra (soffre Demme nella marcatura).

La Real Sociedad gioca molto sulla sinistra con le discese del terzino Monreal (difficoltà per Hysaj), il gioco di Merino (Bakayoko lo segue come un’ombra), le divagazioni di Oyarzabal. Il centravanti Isak si sposta in continuazione per creare varchi centrali alla manovra basca.

Il Napoli difende e non riesce a manovrare in contropiede perché rimane confinato a lungo nella sua metà campo. E al 20’ Lorenzo Insigne si arrende a un male muscolare. Esce ed entra Lozano. È una brutta perdita e Gattuso deve giocarsi il primo cambio per forza maggiore.

La Real Sociedad fa girare la palla, ma non è mai pericolosa. È piuttosto lenta. Superiore nel possesso-palla (62%), ma sterile. Si contano una conclusione debole di Portu governata da Ospina (18’), un colpo di testa di Merino oltre la traversa (24’), un tiro largo di Oyarzabal (43’).

Resistere, resistere. Il primo tempo scorre in attesa che succeda qualcosa, ma i portieri non sono mai impegnati. Il Napoli è troppo basso, negli ultimi minuti della prima frazione Koulibaly deve spazzare l’area con vigore. Rientrano Lozano e Politano a dare una mano. Petagna tocca undici palloni, ma sono palle perse in contrasto.

C’è un lavoro oscuro di Lobotka che affronta Guevara quando lo spagnolo viene avanti. Se la cava Maksimovic quando deve entrare su Oyarzabal. È un primo tempo povero, di gioco incerto. La Real Sociedad non decolla, il Napoli aspetta. Ma, nella ripresa, sarà necessario qualche acuto azzurro. Alla lunga, il poco gioco farà il gioco stesso della Real Sociedad che potrebbe accontentarsi anche del pareggio. Il Napoli, no. Perché un punto non muoverà la classifica degli azzurri.

I baschi si impossessano anche della ripresa conducendo il gioco. Gli azzurri sono costretti a corse sfiancanti per arginare la manovra elaborata della Real Sociedad.

E, sbàm, arriva la sorpresa. Politano rientra da destra verso il centro del campo alla sua maniera e, da fuori area, molla il suo classico tiro di potenza e di sinistro che si insacca nella porta di Remiro (1,90) con la complicità della deviazione di schiena di Sagnan (55’).

Il Napoli in vantaggio è una fortunatissima sorpresa. Il calcio è così. Una squadra domina, domina, domina, l’altra trova il gol e manda all’aria il predominio avversario.

Sul vantaggio, Gattuso lancia la sfida. Non vuole più un Napoli che aspetta. E dopo un’ora di gioco, ecco Mertens per Lobotka e Osimhen per Petagna, più Di Lorenzo (un difensore in più) per Politano. Bisogna irrobustire la vittoria, non dare coraggio alla Real Sociedad. Gattuso disegna un 4-4-2 con Osimhen e Lozano di punta.

Si può fare? Si deve fare. La vittoria rimetterebbe in corsa il Napoli per la qualificazione ai sedicesimi dell’Europa League. Ospina mette il sigillo al vantaggio sventando la pericolosa conclusione di Portu sull’assist di David Silva (66’), l’unico tiro pericoloso degli spagnoli. Non c’è “rosa” senza Ospina nel Napoli.

La Real Sociedad cambia. Bautista, il goleador di Rijeka, per Portu e il brasiliano William José (1,89) per Isak. Attacco potenziato (79’). Il Napoli subisce, ma rimedia. Costantemente in avanti anche il terzino destro Gorosabel. Non è un assedio, ma il campo è della Real Sociedad. Oyarzabal conclude fuori (78’).

Nuove forze per la Real Sociedad. Zubimendi per il terzino Gorozabal, Barrenetexea per Merino (79’). Finale col cuore in gola. Ma ora il Napoli è più vivo.
Occasione ghiotta all’85’ con una punizione dal limite per il fallo di Le Normand su Demme. Il gol di Osimhen non è valido per la punizione battuta irregolarmente da Mario Rui.

Fuori Orzabayal per Guridi (87’).Fuori Demme per Fabian Ruiz (89’). Nella Real Sociedad sono usciti i giocatori di maggior talento, Merino e Orzabayal, che hanno tradito le attese.

C’è il tempo per la parata di Ospina sul tiro di William Josè e si va al recupero (quattro minuti) senza Osimhen espulso al 90’ dopo essersi beccato il secondo giallo. Ma finisce in gloria. Il Napoli ha vinto.

REAL SOCIEDAD-NAPOLI 0-1 (0-0)

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Demme (88’ Fabian Ruiz), Bakayoko; Politano (60’ Di Lorenzo), Lobotka (60’ Mertens), Insigne (21’ Lozano); Petagna (60’ Osimhen).

REAL SOCIEDAD (4-1-4-1)
: Remiro; Gorosabel (79’ Zubimendi), Le Normand, Sagnon, Monreal; Guevara; Portu (67’ Bautista), David Silva, Merino (79’ Barrenetexea), Oyarzabal (87’ Guridi); Isak (67’ William José).

ARBITRO: Pawson (Inghilterra).

RETI: 55’ Politano.

EUROPA LEAGUE – GIRONE F

Real Sociedad-Napoli 0-1
AZ Alkmaar-Rjeka 4-1

CLASSIFICA
6 Alkmaar (gol 5-1); 3 Napoli (1-1); 3 Real Sociedad (1-1); 0 Rijeka (1-5).
30/10/2020
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