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Valzer azzurro con 4 candele
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 09.12.2018)
Stavolta Ancelotti, facendo turn-over in vista di Liverpool fra tre giorni, non sbaglia il centrocampo, piuttosto arrischiato a Genova contro la Sampdoria e recentemente contro il Chievo (Diawara e Zielinski), e impiega in mezzo Allan e Hamsik, ai lati Ounas e Zielinski.

Il Napoli può fare gioco, il minimo indispensabile peraltro perché il Frosinone è proprio disarmante e disarmato e prende quattro gol al San Paolo come quando c’era Higuain.

Vittoria tranquilla degli azzurri (4-0 come il Liverpool a Bournemouth negli anticipi di sabato) e neanche molta preoccupazione a far riposare i prossimi eroi chiamati all’impresa in Inghilterra perché quelli che hanno giocato non hanno dovuto spremersi.

In ogni caso, a riposo completo Callejon, Mertens, Fabian Ruiz e Albiol; quasi 80 minuti in campo per Hamsik molto in scioltezza; 75 minuti per un Insigne con la testa già ad Anfield; a tempo pieno solo Koulibaly e Allan, ma sono due guerrieri che non temono la fatica.

Non c’è stata fatica, come s’è detto, contro il debole Frosinone. Al San Paolo è stato soprattutto un pomeriggio di liete notizie col debutto di Meret e di Younes, quest’ultimo negli ultimi venti minuti, più il ritorno dopo un anno di Ghoulam, debutto stagionale per lui. Salgono a 26 i giocatori impiegati da Ancelotti.

Meret (21anni, 1,91) ha superato la prova senza fuoco, mai impegnato, otto palloni raccolti in disimpegno, un colpo di testa debole parato e la prontezza di retrocedere tra i pali quando Maiello ha cercato di sorprenderlo alla mezz’ora con un tiro dalla distanza.

Ghoulam ha giocato con grande disinvoltura e voglia d’esserci. Battitore di corner finalmente insidiosi, Faouzi li mette “a stringere” sul primo palo (su uno Milik ha segnato di testa il primo dei suoi due gol).

Efficace nei cross (almeno sei), come già si sapeva, però non trovava pronti gli azzurri sotto porta (dov’era Milik?). Infine capitano applauditissimo dopo l’uscita di Hamsik e prima di servire a Milik l’assist della quarta rete. Un rientro con due assist e una traversa a inizio del secondo tempo.

Younes, 25 anni, 1,68, padre libanese e madre tedesca, nato a Dusseldorf, passaporto tedesco, entrando al posto di Ounas, in questo bisticcio di cognomi simili, ha messo molto pepe nel finale di gara giocando sulla sinistra (magnifico assist per Milik, ma il polacco concludeva alto).

Ounas, alla sua ottava apparizione stagionale, alla fine del primo tempo ha interrotto il lento e inutile palleggio del Napoli scaraventando un pallone-missile sotto la traversa di Sportiello ed era il due a zero della tranquillità se mai ci fossero stati timori e ansia per il risultato. Il Napoli faceva girare palla e non si decideva a tirare in porta.

In difesa non ha avuto problemi il corazziere di Lecce Luperto (1,91), titolare al San Paolo per la prima volta fra le cinque novità di Ancelotti per il match rassicurante contro il Frosinone.

Si sapeva che la squadra laziale sarebbe stato un avversario morbido, senza l’esperienza e le capacità difensive del Chievo, e perciò il Napoli è entrato in campo per giochicchiare vivendo sulla rendita immediata del gol di Zielinski (7’ finalmente al tiro nello specchio) e impantanandosi in un gioco di giro-palla senza velocità e mordente.

Mancava lo swing, mancava il be-pop, era tutto un valzer lento. Tant’è che alla fine, come s’è detto, Ounas ha preso palla e ha deciso di fiondare in porta per il raddoppio.

Nonostante il vantaggio e la pochezza dell’avversario, Ancelotti deve avere fatto la voce grossa nell’intervallo perché, rientrato in campo, s’è visto un Napoli con un piglio accettabile. Non era in discussione il risultato, ma il tecnico voleva vedere una squadra meno cincischiante e svogliata.

Il più sollecito era Ghoulam (gran bel rientro) che, sull’invito di Ounas, deviava in area la palla sulla traversa. Ounas è stato il migliore in campo per voglia e determinazione.

Sportiello, di piede, ha negato il gol a Insigne sull’unico suo spunto scugnizzo; un altro l’ha negato a Ounas deviando in corner. Le cifre finali certificano l’imbarazzante mediocrità del Frosinone. Possesso-palla 61 per cento Napoli. Tiri 18-6 (10-2 nello specchio). Passaggi completati 639-303.

Fingiamo di inseguire la Juve perché non c’è ombra di altri rivali per lo squadrone bianconero. La pompatissima Inter (terza) è a 14 punti, gli altri in un abisso infinito. Viva il Napoli.

CAMPO IMBATTUTO – Sempre otto punti di distacco dalla Juve, ma un paio di “numeri” alla pari. Il Napoli con 32 gol migliore attacco come la Juve e imbattuto in casa come i bianconeri però con più gol segnati (19 al San Paolo, 16 la Juve all’Allianz).

LIVERPOOL – Martedì la partita di ritorno col Liverpool in Inghilterra, decisiva per la qualificazione agli ottavi di Champions League. Al Napoli basterebbe un pareggio oppure perdere con un gol di scarto ma segnando (1-2, 2-3 ecc).
Ieri, facile trasferta dei reds sul campo del Bournemouth (settimo in classifica) e vittoria larga (4-0) con tripletta di Salah.
La squadra di Klopp ha giocato priva del difensore Gomez (infortunato) che al San Paolo salvò sulla linea un tiro di Callejon. Manè è rimasto in panchina per oltre un’ora, poi è entrato senza combinare molto.
Il Liverpool (4-3-3) ha giocato con Allison; Milner, Matip, Van Dijk, Robertson; Keita (64’ Lallana), Fabinho, Wijnaldum; Shaqiri (64’ Manè), Salah, Firmino (81’ Henderson).
I gol di Salah al 25’, 47’ e 77’. In mezzo l’autogol di Cook. Ecco le ultime dieci partite dei reds: 4-0 alla Stella Rossa (Firmino, Salah un gol e un rigore, Manè), 4-1 al Cardiff (Salah, Manè 2, Shaqiri), 1-1 sul campo dell’Arsenal (Milner rigore), 0-2 a Belgrado con la Stella Rossa. 2-0 sul Fulham (Salah, Shaqiri), 3-0 sul campo del Watford (Salah, Alexander-Arnold, Firmino), 1-2 a Parigi contro il Psg (Milner rigore), 1-0 sull’Everton (Origi), 3-1 a Burnley (Milner, Firmino, Shaqiri), 4-0 ieri a Bournemouth.

GOLEADE – Nove gol azzurri nei primi due confronti col Frosinone in serie A. Nel campionato 2015-16, il “cappotto” esterno 5-1 (Albiol, Higuain rigore più un gol, Hamsik, Gabbiadini). Al ritorno, ultima giornata al San Paolo, 4-0 con un gol di Hamsik e tre di Higuain. Ieri ancora 4-0. Col Frosinone è sempre goleada.

HIGUAIN – Nel 4-0 del San Paolo al Frosinone, la ripresa fu il festival di Higuain che con i tre gol conquistò il record di reti in un campionato di serie A (36 in totale) che era detenuto dallo svedese Nordahl del Milan dal 1950 (35).
Furono tre gol uno diverso dall’altro. Il Pipita si sbloccava dopo un tiro alto (48’). Aveva concluso fuori anche nel primo tempo. Straordinaria era la penetrazione in area di Allan con assist per Gonzalo che insaccava di rapina (52’).
Dieci minti dopo, Hysaj andava al cross e Higuain scodellava in rete con una naturalezza disarmante. Lanciatissimo, il Pipita concludeva la tripletta col gol più spettacolare. Sull’assist di Mertens (subentrato a Callejon al 64’), controllava di petto e al volo rovesciava in rete (72’).
Si compirono tutti i prodigi. Napoli assolutamente secondo. Hamsik come Maradona (81 gol in serie A). Higuain come nessuno sul tetto dei cannonieri (pur avendo saltato tre partite per squalifica) .

BOGLIACINO – Mariano Bogliacino, deliziosa mezzala uruguayana del Napoli nei tempi cupi, serie C e serie B dopo il fallimento, è stato il primo cannoniere azzurro contro il Frosinone, tre gol, due in serie C nel 3-1 a Frosinone, uno in serie B nell’1-1 al San Paolo. Bogliacino giocò anche in serie A col Napoli segnando sei gol: in trasferta contro Palermo (1-2), Siena (1-1), Parma (2-1), Catania (1-3) e Cagliari (3-3), al San Paolo contro il Chievo (3-0).

L’ACERRANO – Gioca nel Frosinone Raffaele Maiello, nato ad Acerra il 10 luglio 1991. Ieri 75’ in campo prima di far posto a Soddimo. Centrocampista longilineo (1,77) che aveva un sogno, giocare nel Napoli. Ebbe fortuna all’inizio quando, entrato nelle giovanili azzurre, Mazzarri lo fece debuttare in serie A a 19 anni regalandogli gli ultimi quattro minuti a Genova contro la Sampdoria in sostituzione di Cigarini.
L’anno dopo, Mazzarri lo aggregò alla prima squadra. Maiello andò in panchina alla prima giornata, giocò poi due partite consecutive al posto di Cavani nell’ultimo quarto d’ora di Napoli-Bologna 4-1 e al posto di Pazienza negli ultimi 24 minuti di Udinese-Napoli 3-1.
Rientrò nelle giovanili e giocò da titolare a Torino contro la Juventus (2-2) sostituito negli ultimi 23 minuti da Hamsik. Il sogno azzurro di Raffaele si scolorì quando fu ceduto in prestito al Crotone per due campionati e per un altro anno alla Ternana.
Nel 2014 Riccardo Bigon, d.s. del Napoli, lo rimandò al Crotone con diritto di riscatto da parte del club calabrese che se ne avvalse pagando 60mila euro. Raffaele Maiello era ormai uno dei giocatori più interessanti in serie B. L’avrebbe voluto il Sassuolo.
Con Giuntoli direttore sportivo, il Napoli riprese Maiello dal Crotone pagando 1,4 milioni. Piaceva a Sarri. Il Napoli lo dirottò all’Empoli (serie A) in prestito biennale con diritto di riscatto e contro-riscatto a favore della società azzurra. A gennaio 2017, Maiello è passato al Frosinone prima in prestito, poi con cessione definitiva.

NAPOLI-FROSINONE 4-0 (2-0)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj, Koulibaly, Luperto, Ghoulam; Ounas (72’ Younes), Allan, Hamsik (79’ Diawara), Zielinski; Milik, Insigne (75’ Rog).

FROSINONE (3-4-2-1): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano; Zampano (71’ Ghiglione), Chibsah, Maiello (75’ Soddimo), Beghetto; Campbell, Cassata; Pinamonti (60’ Ciano).

ABITRO: Manganiello (Pinerolo).

RETI
: 7’ Zielinski, 40’ Ounas, 69’’ e 84’ Milik.

10/12/2018
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