Calcio
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A Verona un fulmine di Higuain
di Mino Rossi
Sarri l’aveva detto. Sarà una partita difficile. E difficile è stata, risolta da un prodezza di Higuain, prima rete fuori casa in campionato, sette gol in totale, capocannoniere con Eder.

Il Napoli ha dovuto giocare molto di pazienza e di attesa per venire a capo del match.

Il Chievo, 12 punti in classifica, tre lunghezze sotto al Napoli prima del match, rinuncia all’annunciato 4-3-3 per schierare Pepe trequartista alle spalle di Meggiorini e Paloschi (4-3-1-2).

L’ex Juve non solo deve lanciare i due attaccanti, ma spegnere la regia di Jorginho.

Ma anche il 4-3-1-2 è un trucco perché, sotto la pressione del Napoli, il Chievo prende a giocare con un abbottonatissimo 4-5-1. Da qui le difficoltà della squadra azzurra.

Mentre Jorginho è più impegnato nella fase passiva, sono Allan e Hamsik a costruire gioco, con un impegno costante. Il Chievo però è ben munito in difesa.

Per tutto il primo tempo non fa un solo tiro in porta, ma ha la prima grande occasione quando Castro fila tutto solo verso Reina e conclude malamente a lato (9’). Non sarà una serata facile.

Il Chievo si ammucchia aspettando di ripartire e cogliere di sorpresa la difesa alta del Napoli. Ma Koulibaly non concede un solo pallone e Albiol è attentissimo.

Solido in retrovia, il Napoli fa girare palla per cercare il varco del gol. Higuain, però, si trova spesso solo in attacco.

Non è una gran serata per Insigne e Callejon è impegnato ad appoggiare il centrocampo.

Il Napoli, poco incisivo sulle fasce, cerca di sfondare per vie centrali.

Higuain è una furia, si batte su ogni pallone, ha dentro la rabbia del gol che in campionato gli manca fuori casa.

La rabbia gli monta ancora di più quando una sua conclusione, ravvicinata e deviata, colpisce il palo esterno alla sinistra di Bizzarri (22’).

Pochi minuti dopo palo pieno interno sulla staffilata del Pipita (31’): il pallone corre lungo tutta la linea della porta sguarnita finendo fuori dal lato opposto.

Forse comincia un po’ d’ansia tra gli azzurri perché i tocchi in disimpegno e le rifiniture peccano di precisione. Palloni lenti, intercettati dai veronesi.

E Insigne, sulla palla persa da un avversario, batte a lato (34’). Era una buona occasione.

Il Napoli (66 per cento di possesso-palla) non è molto veloce, però cerca di mantenere le distanze e di non sbilanciarsi sul contropiede del Chievo.

Il primo tempo resta inchiodato sullo 0-0.

I risultati del pomeriggio invitano gli azzurri al bottino pieno che significherebbe secondo posto in classifica (con Fiorentina, Inter e Lazio) a due lunghezze dalla Roma, nuova capolista.

Il Chievo resiste. Nel secondo tempo ritocca il modulo di gioco portando avanti Pepe sulla sinistra ed è 4-3-3.

La squadra veronese conta di fare la sorpresa sui calci piazzati e ha una leggera supremazia a inizio di ripresa ben contenuta dalla difesa azzurra.

Insigne prende un calcio da Meggiorini (55’) sul ginocchio destro, quello vulnerabile, e sembra dovere abbandonare. Ma si riprende ed è utile in due recuperi difensivi.

Ed ecco che Ghoulam, uno stantuffo sulla fascia sinistra, va ancora all’attacco sul lancio di Hamsik e, in corsa, scodella la palla nell’area del Chievo dove Higuain, pressato da un difensore, la scaraventa al volo, di sinistro, nell’angolo alto di Bizzarri sul primo palo (59’).

È un gol portentoso. È il sogno del secondo posto che si materializza.

Maran cerca nuove soluzioni per il Chievo con gli inserimenti di Birsa (63’ per Pinzi), Pellissier (72’ per Pepe), Inglese (82’ per Paloschi).

Sarri richiama Insigne (70’ entra Mertens), poi fa rifiatare Hamsik (77’ in campo David Lopez), infine manda Gabbiaidni al posto di Higuain (83’) e il Pipita esce tra l’ovazione dei mille tifosi napoletani presenti al Bentegodi.

Il Chievo cerca di spingere per il pareggio, ora è un 4-3-3 pieno con la regia di Birsa, ma il Napoli tiene bene il campo.

Dopo il gol di Higuain si contano altre sei conclusioni azzurre contro un solo tiro di Meggiorini (75’ centrale, parato da Reina) e una rovesciata di Inglese (90’ alta).

Il Napoli va al tiro con Higuain (60’ parato), con Koulibaly dopo una lunga discesa (61’ parato), con Hamsik (69’ alto), con Allan (73’ fuori), con Mertens (76’ a lato di poco), con Higuain (78’ alto).

Alla fine il conto delle conclusioni è di 13-3 per il Napoli, quattro nello specchio della porta.

Il forcing finale del Chievo non porta veri pericoli alla porta di Reina.

Resta l’1-0, sesta vittoria consecutiva tra campionato ed Europa, quarta consecutiva in campionato, seconda in trasferta dopo il 4-0 al Milan.

Il Napoli è in serie positiva da otto partite in campionato (5 vittorie, 3 pareggi).

Contando le partite di Europa League, la striscia si allunga a undici gare senza sconfitte.

Gli impegni si addensano. Si rigioca in campionato mercoledì (Napoli-Palermo) e domenica a Marassi (contro il Genoa).


NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (77’ David Lopez); Callejon, Higuain (83’ Gabbiadini), Insigne (70’ Mertens).

CHIEVO (4-3-1-2): Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Nicola Rigoni, Pinzi (63’ Birsa); Pepe (72’ Pellissier); Meggiorini, Paloschi (82’ Inglese).

ARBITRO: Massa (Imperia).

RETI: 59’ Higuain.


SERIE A – 9ª GIORNATA Empoli-Genoa 2-0, Carpi-Bologna 1-2, Palermo-Inter 1-1, Sampdoria-Verona 4-1, Juventus-Atalanta 2-0, Milan-Sassuolo 2-1, Udinese-Frosinone 1-0, Fiorentina-Roma 1-2, Lazio-Torino 3-0, Chievo-Napoli 0-1.

CLASSIFICA:
Roma 20; Napoli, Fiorentina, Inter, Lazio 18; Sassuolo15; Atalanta, Sampdoria, Torino 14;Milan 13; Juventus e Chievo 12; Udinese e Palermo 11; Empoli e Genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Carpi e Verona 5.

PROSSIMO TURNO
Martedì 27:
Bologna-Inter.
Mercoledì 28 (20,45): Atalanta-Lazio, Frosinone-Carpi, Verona-Fiorentina, Milan-Chievo, Napoli-Palermo, Roma-Udinese, Sassuolo-Juventus, Torino-Genoa.
Giovedì 29: Sampdoria-Empoli.

26/10/2015
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