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Un gol col braccio e l’Italia vince
di Mino Rossi
Sul campo di patate di Baku, la Croazia mezza “italiana” (Perisic e Brozovic dell’Inter, Mandzukic della Juve, Vrsaljko del Sassuolo e Kalinic della Fiorentina) viene inchiodata sullo 0-0 dall’Azerbaigian e cede all’Italia, vittoria irregolare su Malta a Firenze (1-0), il primo posto del girone H di qualificazione per l’Europeo dell’anno prossimo in Francia.

Alla Croazia è stato tolto un punto in classifica per la svastica sul campo di Spalato in occasione della partita con l’Italia del giugno scorso (1-1).

Il gol di Pellè, che aveva segnato ai maltesi anche all’andata (1-0), è arrivato al 69’, dopo la strenua resistenza maltese, su cross di Candreva subentrato a Gabbiadini.

Il centravanti azzurro ha toccato la palla col braccio, ma né l’arbitro né il giudice di porta se ne sono accorti.

Prima delle rete decisiva, Gabbiadini aveva colpito l’incrocio dei pali (59’).

È stata una partitaccia per pochi spettatori (diecimila).

Malta non aveva scelta, chiudersi in difesa e resistere, resistere, resistere. C’è riuscita per quasi settanta minuti.

Sul gol irregolare di Pellè c’è da segnalare anche l’uscita a vuoto del portiere Hogg. L’Italia ha fatto fatica ad abbattere il muro maltese.

Otto giocatori dietro la linea della palla, raddoppio di marcatura su Pellè (Agius e Rowen Muscat), la seconda punta Schembri a far velo su Pirlo, unico attaccante, di gran fisico, Alfred Effiong di origini nigeriane che ha fatto a spallate con Chiellini.

Il ”newyorchese” Pirlo (36 anni) ha retto la regia azzurro su ritmi americani avendo a fianco Verratti e Bertolacci. Nessuno dei due ha brillato.

Bertolacci (pagato dal Milan 20 milioni) ha lasciato il campo dopo 55 minuti (entrava Parolo) senza incantare. Verratti usciva al 78’ per Soriano.

Conte ha optato per il 4-3-3 (Gabbiadini, Pellè, Eder) contro un avversario da aggredire, ma la manovra azzurra è stata lenta e involuta.

Chiellini usciva palla al piede dalla difesa e, piede ruvido, sbagliava gli appoggi. Pirlo giocava praticamente da fermo.

Pellè era il migliore, grande fisico (1,93) ha cercato di fare sponda per i compagni.

Imprecisi nelle discese sulle fasce i terzini Darmian e Pasqual. Ingabbiato Eder dalle attente marcature maltesi.

Gabbiadini è stato meno incisivo di Candreva, controllato ruvidamente dal terzino Failla, uno dei migliori della nazionale allenata da Ghedin (ex mediano laziale). Ha giocato molti palloni, ma non ha mai trovato lo spunto vincente sino al tiro a giro, la sua specialità, battuta quasi da fermo, scoccato sull’incrocio lontano dei pali.

Non solo c’era il catenaccio gigante dei maltesi a rendere dura la vita all’Italia, ma gli attaccanti azzurri facevano poco movimento, restando fermi sulle loro posizioni.

Nel primo tempo, Malta ha sfiorato il vantaggio con Effiong che lambiva il palo (29’). Le conclusioni degli azzurri erano tutte deviate in angolo.

Il primo vero tiro in porta era di Bertolacci (39’ il portiere si salvava in corner). Poi un tiro di Eder fuori, a fil di palo (39’).

L’Italia si muoveva a fatica nella giungla delle maglie rosse maltesi.

Doveva avere pazienza puntando sulla stanchezza degli avversari che lottavano a tutto campo, decisi nei tackle, reattivi sugli anticipi, pronti ai raddoppi di marcatura.

Giocava un po’ meglio l’Italia nella ripresa soprattutto con l’ingresso di Candreva (64’ Gabbiadini, colpito, era costretto a lasciare il campo).

La nazionale azzurra ora aveva più incisività sulla fascia destra. Candreva spesso saltava Failla (esausto) e crossava.

Dal centrocampo ricco di talenti o presunti tali (prima Verratti-Pirlo-Bertolacci, poi Soriano-Pirlo-Parolo) non è venuto un gran gioco anche perché Pirlo calamitava tutti i palloni, agli altri due mediani toccava fare da comparse, né ci mettevano la grinta giusta per fare la loro partita.

Contava vincere ed è stato tutto.

Domenica, l’Italia affronterà la Bulgaria a Palermo. Da ogni girone passano in due alla fase finale dell’Europeo del prossimo anno in Francia.

L’Italia è già con un piede dentro e potrebbe difendere il primo posto del suo gruppo.

Terzo gol in maglia azzurra per Pellè e prima vittoria di Conte nel 2015 dopo due pareggi (con Bulgaria e Inghilterra) e una sconfitta (Portogallo).

Il solito alibi di inizio stagione e preparazione ancora incompleta regge fino a un certo punto per giustificare la partitaccia contro Malta.

La differenza tecnica era notevole, il calcio italiano continua il suo tran-tran grigio.


ITALIA (4-3-3): Buffon; Darmian, Bonucci, Chiellini, Pasqual; Verratti (78’ Soriano), Pirlo, Bertolacci (55’ Parolo); Gabbiadini (64’ Candreva), Pellè, Eder.

MALTA (5-3-2): Hogg; Alex Muscat, Borg, Zach Muscat, Agius, Failla; Briffa (90’ Sciberras), Fenech, Rowen Muscat; Schembri (73’ Kristensen), Effiong (92’ Mifsud).

ARBITRO: Kruzliak (Slovacchia).

RETI: 69’ Pellè.

QUALIFICAZIONI EURO FRANCIA 2016 - Girone H
Azerbaigian-Croazia 0-0
Bulgaria-Norvegia 0-1
Italia-Malta 1-0

CLASSIFICA
Italia 15 (gol 10-5);
Croazia 14 (16-3);
Norvegia 13 (8-8);
Bulgaria 8 (7-8);
Azerbaigian 5 (4-11);
Malta 1 (1-11).

PROSSIMO TURNO (domenica 6)
Italia-Bulgaria a Palermo
Norvegia-Croazia
Malta-Azerbaigian.


4/9/2015
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