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Il povero debutto dei re del mercato
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino del 26.08.2015)
Curiosità, bellezze, delusioni e babà sulla prima giornata della serie A, 84simo campionato a girone unico. Crolla la borsa del pallone. Steccano le fanfare che avevano accompagnato con grandi squilli il ricco calciomercato (mai speso tanto negli ultimi anni di crisi, quasi 500 milioni di euro).

Nei commenti all’asciutto gli attaccanti più costosi dal colombiano Carlos Bacca, 28 anni, giunto al Milan dal Siviglia per 30 milioni, al monumentale Mandzukic, 29 anni, dall’Atletico Madrid alla Juventus per 21 milioni, al bosniaco Dzeko, 29 anni, 1,93, dal Manchester City alla Romaper 23 milioni.

Prove non esaltanti di Kondogbia, 22 anni, 1,88, nell’Inter (40 milioni dal Monaco), Bertolacci sostituito da Nocerino negli ultimi venti minuti e pagato dal Milan 20 milioni, Romagnoli che procura il rigore dello 0-2 milanista a Firenze (30 milioni dalla Roma), Dybala impiegato dalla Juve solo nel finale (40milioni dal Palermo).

Falliscono gli attacchi milionari, fra vecchi e nuovi nel reparto offensivo. Gli attaccanti schierati dalla Juve (Coman, Mandzukic, Dybala, Llorente) valgono negli almanacchi 361 gol: a secco contro l’Udinese. A Verona la Roma ha sventagliato Dzeko, Gervinho, Salah, Iago Falque e Ibarbo (370 gol), ma fra tanti giganti l’ha salvata il piccolo Florenzi, il romanino (24 anni, 1,72) beniamino della nonna.

Ha fallito anche l’attacco del Milan con Bacca, Luiz Adriano, Cerci e Honda (valore: 381 gol) in bianco a Firenze. A Reggio Emilia, Sarri ha schierato Higuain, Mertens, Hamsik, Insigne, Gabbiadini e Callejon (dotazione complessiva di 608 gol), c’è scappata appena la rete di Hamsik, per la sesta volta a segno nella prima giornata.

I gol più belli li hanno segnati Jovetic (Inter) con un gran tiro a giro dalla distanza in pieno recupero e lo spagnolo della Fiorentina Marcos Alonso (24 anni, 1,88) con una gran punizione «alla Mihajlovic» proprio contro il Milan del tecnico serbo.

Gol furbi, da opportunisti, in contropiede contro difese scoperte li hanno segnati Floro Flores e Nicolino Sansone del Sassuolo al Napoli,il francese dell’Udinese Cyril Thereau alla Juventus (decisivi per le vittorie delle loro squadre).

In zona Cesarini, due gol sono valsi la vittoria: non solo Jovetic contro l’Atalanta per il successo stentato dell’Inter, anche il difensore marocchino del Palermo El Kaoutari (25 anni, per due milioni dal Montpellier) contro il Genoa.

Thereau (32 anni) è stato l’unico «vecchio» del gol ad apparire nei tabellini dei marcatori. Sono rimasti a guardare Toni (38 anni, Verona), Di Natale (37, Udinese), Denis (33, Atalanta), Maccarone (35, Empoli), Palacio (33, Inter).

Cinque squadre hanno schierato nuovi portieri, nessuno è rimasto imbattuto: Mirante (Bologna) due gol, Brkic (Carpi) cinque, Skorupski (Empoli) tre, Reina (Napoli) due, Szczesny (Roma) uno.

Tra i nuovi sei allenatori è andata benissimo all’energico Colantuono (52 anni) con l’Udinese che ha sorpreso la Juve e al portoghese Paulo Sousa (44 anni) che ha battuto il Milan con una sorprendente Fiorentina ritenuta calante dopo l’addio di Montella.

Walter Zenga, che era in difficoltà alla Sampdoria, ha approfittato del debutto contro il neo-promosso Carpi per festeggiare una vittoriona con cinque gol.

Hanno fatto fiasco Giampaolo (Empoli) sconfitto in casa dal Chievo, Mihajlovic (Milan) perdente a Firenze, Sarri (Napoli) debutto out col Sassuolo.

Il modulo più utilizzato è stato il 4-3-1-2 (da sei squadre: Inter e Sampdoria hanno vinto; sconfitti Napoli, Milan, Bologna, Empoli).

Battute del giorno dopo. Mica male il Napoli alla pari di Juventus e Milan dopo i primi 90 minuti e neanche Benitez ha vinto a Gijon col Real Madrid (0-0). Ma almeno non ha perso. Però, invece di Gargano, Callejon, Higuain, Hamsik e De Guzman, disponeva di Kroos, Cristiano Ronaldo, Modric e James Rodriguez.

26/8/2015
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