Calcio
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Andujar spettatore non pagante
di Mimmo Carratelli
ANDUJAR s.v. – Spettatore non pagante tra i pali. Un colpo di testa di Bonaventura scheggia il palo esterno. Brivido unico. Attento su un tiro deviato di Honda e su una conclusione di Bonaventura.

MAGGIO 5,5 – L’intera difesa azzurra non ha mai dovuto marcare un attaccante rossonero. Gli sarebbe toccato Bonaventura, ma l’ex atalantino è subito retrocesso dopo l’espulsione di De Sciglio col Milan in dieci. E allora l’esterno azzurro si è dedicato a continue corse in avanti con arresti immediati e passaggi all’indietro, una manna per la difesa rossonera che aveva tempo per compattarsi. Due cross gli sono riusciti bene. Uno per Higuain preceduto però da Alex. Uno più insidioso deviato in corner da Bocchetti. Però ha tanta voglia di correre.

ALBIOL 5 – Destro non ha mai fatto l’attaccante restando lontano dall’area azzurra col Milan in dieci rannicchiato nei suoi ultimi trenta metri. Sufficienza per mancanza di prove contrarie. Sui lanci non un granché. Ammonito per una entrataccia su Honda.

BRITOS 5 – Un paio di interventi energici, due su Pazzini inserito da Inzaghi per avere una parvenza d’attacco. Poco lavoro impegnativo. Anche lui impreciso sui lanci.

GHOULAM 5,5 – Ha avuto da fronteggiare Honda per poco tempo, il giapponese s’è poi tirato indietro col Milan in dieci. Gli è toccato andare avanti in continuazione, concludendo le discese con cross mediocri, morbidi, tutti per la difesa milanista. Però su un suo cross, respinto da Diego Lopez, nasceva il gol di Gabbiadini. Su un cross precedente, sempre per Gabbiadini, l’ex doriano veniva trattenuto da Paletta davanti al portiere, rigore non accordato.

JORGINHO 4 – Contro un Milan in inferiorità numerica e di una modestia sconcertante fallisce un’altra prova. Troppo timido, troppo a piccoli passi, troppi appoggi corti orizzontali o all’indietro. Debole nei contrasti. Azzecca due lanci, uno per Higuain e l’altro per Insigne. Esce per palese inutilità.

GABBIADINI 6 – Entra per Jorginho (55’) perché resiste lo 0-0 e bisogna far gol. Sul primo tentativo arriva in scivolata davanti a Diego Lopez sul cross di Ghoulam, ma Paletta lo trattiene per la maglia. Rigore negato da Mazzoleni dopo quello accordato in apertura di partita. Cerca gli scambi in profondità e non fallisce la segnatura, sesto gol in campionato in maglia azzurra, quattro nelle ultime sei partite (uno in Europa League), tre entrando dalla panchina.

DAVID LOPEZ 4,5 – Una partita giocata col sonnifero. Spaesato per lo spazio che il Milan, tutto corto in difesa, gli lasciava. Ha avuto qualche pallone da mirare la porta da fuori area, ci ha rinunciato. Spesso in ritardo perdendo il tempo della giocata. Esce nel finale.

LUPERTO s.v – Entra per David Lopez (83’) a partita bella e conclusa. Diciotto anni, fisico da corazziere (1,91), pugliese di Lecce. Prelevato dalla Primavera azzurra dove ha spesso fatto da difensore centrale, all’occorrenza centrocampista offensivo. Debutto in serie A. Nove minuti finali in campo.

CALLEJON 6 – Fa un gran lavoro e dovrebbe avere sempre partita vinta contro Bocchetti che ha visto poco il campo quest’anno. Quando si sposta a sinistra finisce contro Poli. Torna a destra ed è meglio. Cerca il gol. Scarica un tiro contro la schiena di un difensore (46’). Sbaglia davanti alla porta su due inviti di Insigne (49’ e 53’). Finalmente molla il diagonale vincente, ma il pallone forse deviato da Paletta finisce contro il palo lontano (59’).

HAMSIK 6,5
– Per settanta minuti regge il Napoli con Insigne. Prende il rigore da De Sciglio (2’). Suo l’unico tiro pericoloso del primo tempo (palla di poco fuori). Accelera negli ultimi venti minuti e segna un gran gol, che sblocca il risultato, raccogliendo la respinta corta di un difensore. Secondo centro consecutivo dopo la rete di Empoli. Sette gol in campionato, come l’anno scorso.

INSIGNE 7 – Nel Napoli attendista, confusionario, lento dei primi settanta minuti è l’azzurro più vivace. Dà ad Hamsik la palla in occasione del fallo da rigore subito da Marek. Rientra e cerca sempre il compagno da lanciare in gol. Cicca clamorosamente la girata sul cross di Callejon. Sempre in movimento. Si accentra spesso. Soccorre la difesa su un lancio di Bonaventura coprendo la palla a Destro e lasciandola scorrere a fondo campo. Gestisce bene ogni situazione con un impegno notevole. Offre due palle-gol a Callejon (49’ e 53’). Conclude fuori prima di uscire.

MERTENS 6,5 – Subentra a Insigne (69’) e ne continua l’azione insistente sulla sinistra. È fresco e può sprintare. Offre a Higuain la palla del 2-0 e inizia l’azione del terzo gol invitando Ghoulam al cross. Nei minuti di recupero, gran tiro a giro che Diego Lopez devia in corner.

HIGUAIN 5,5 – Come dargli la sufficienza per il terzo rigore sbagliato? Dal dischetto aveva fallito contro Bardi del Chievo e contro Sportiello dell’Atalanta. Si fa parare il penalty anche da Diego Lopez a inizio di partita. Poco preciso in ogni azione, ma sigla il 2-0 ed è il sedicesimo gol in campionato (27 in totale, tre più dell’anno scorso). Appuntamento da non fallire contro il Dnipro perché servono molti gol nella semifinale d’andata di Europa League.

BENITEZ 6,5 – Stavolta, perdurando lo 0-0 contro un avversario in dieci, anticipa i cambi. Gabbiadini per l’inutile Jorginho al 55’, poi Mertens per Insigne al 69’ ed è un’altra scelta azzeccata perché Lorenzo aveva dato di tutto e di più e servivano energie fresche sulla fascia sinistra. Forse è difficile giocare contro un avversario in dieci, come dicevano i vecchi allenatori, ma la squadra, considerando anche la modestia del Milan, è stata poco brillante risolvendo inevitabilmente la gara a suo favore. Schiera un centrocampo-fantasma. Jorginho conferma d’essere un non-protagonista e David Lopez lo segue a ruota. Contro il Dnipro ci vorranno due mediani più convincenti, Gargano e Inler sembrano scelte obbligate.

4/5/2015
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