Calcio
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Il Napoli stronca la Roma al San Paolo
di Mimmo Carratelli
La Roma non si è ancora accorta di stare giocando al San Paolo che Higuain la mette giù.

Sul cross di Insigne, rimpallato dalla schiena di Hamsik, la palla va oltre i centrali della difesa romanista dove il Pipita vola come una farfalla e insacca in mezza rovesciata davanti a De Sanctis (3’).

Il Napoli non poteva cominciare meglio per respingere l’assalto della Roma. La fiera antagonista della Juventus incassa la seconda sconfitta in campionato.

Due a zero secco nel derby del sole col raddoppio di Callejon nel finale, un incrocio dei pali di Calleti, una traversa di Hamsik, due-tre palle gol mancate d’un soffio. La Roma ha rischiato la goleada.

Sorpresa da un Napoli subito padrone del match e all’assalto, la squadra di Garcia è andata in crisi cercando rifugio in un possesso-palla difensivo che non proponeva mai un’azione in profondità.

Gervinho, il più temuto, è stato bloccato sin dall’inizio, accerchiato continuamente dagli azzurri. Totti fuori partita nel primo tempo. Nainggolan guerriero spento sul quale mordevano a turno i mediani del Napoli.

Assente De Rossi (Keita in campo), Pjanic arretrava per impostare il gioco giallorosso. L’unico più vivace era Florenzi.

Che cosa stava succedendo? Stava succedendo che un Napoli spettacolare per un quarto d’ora e poi attento, preciso, irriducibile non concedeva nulla alla Roma.

Aggressivo (col pressing alto di Higuain e Hamsik), reattivo a centrocampo con David Lopez diga mobile davanti ai portatori di palla della Roma, Jorginho in palla, Callejon e Insigne preziosi nei recuperi e lesti nelle puntate offensive, e con la difesa retta da un superbo Koulibaly, il Napoli ha ridotto la Roma all’ombra di se stessa.

Nel complesso tutti i duelli più temuti non hanno fatto danni al Napoli (Maggio e Ghoulam a turno contro Gervinho che si spostava di fascia, Jorginho contro Totti, Lopez contro Nainggolan).

E, a centrocampo, gli azzurri erano primi sulla palla e molto propositivi nell’innestare l’attacco.

Anche quando le energie sono calate, il Napoli ha retto perché la squadra non si è mai spaccata, è stata sempre compatta, ha difeso basso intasando tutte le linee di passaggio della Roma e prevalendo nell’uno contro uno finale.

In pratica non c’è stata partita perché il superiore possesso-palla della Roma (59 per cento) non ha mai portato pericoli alla porta di Rafael (58’ un solo tiro da sventare su Florenzi). Neanche quando Garcia ha schierato nel finale tutti i suoi attaccanti (Gervinho, Destro, Iturbe, Ljaijc rinunciando a Totti, Florenzi e al terzino Torosidis) la Roma è stata pericolosa.
Il Napoli non mollava di un palmo il suo terreno difensivo.

Hanno nuociuto alla Roma la mediocre partita di Totti (nullo nel primo tempo) e l’assenza di De Rossi (Keita non ha la stessa personalità).

Ma, prima di tutto, è stato un Napoli splendido, il migliore della stagione, a dominare il match e l’avversario.

Perché tutti gli azzurri hanno giocato a pieno ritmo, perché la squadra è stata attenta e lucida, non ha mai difeso in affanno e, saltata a centrocampo, si schierava compatta davanti all’area di rigore. Insigne ha fatto impazzire Torosidis.

Dopo il gol apripista di Higuain è stata tutta una rumba napoletana con un salvataggio di De Sanctis su Insigne (10’), l’incrocio dei pali colpito da Callejon con una sventola dal limite (12’), il diagonale di Insigne di un soffio oltre il palo lontano (26’), la deviazione mancata sotto porta di Callejon sull’assist di Hamsik (40’), la traversa di Hamsik (43’).

Nel primo tempo una sola squadra in campo: il Napoli.

La Roma cercava di riorganizzarsi nella ripresa dopo che Callejon con un “cucchiaio” superava De Sanctis, ma il tocco era morbido e Nainggolan salvava sulla linea (64’).

Garcia scaraventava in campo (64’) Destro per Totti e Iturbe per Florenzi (che pure era stato il migliore dei giallorossi), poi anche Ljaijc per Torosidis (83’).

David Lopez cedeva alla stanchezza e a qualche problema muscolare ed entrava Inler (79’).

Per rafforzare la tenuta difensiva, Benitez aveva già impiegato Gargano, l’uomo mascherato (per la frattura allo zigomo), al posto di Hamsik (64’).

Cambiava poco. C’era una Roma più padrona della palla, ma Rafael non doveva fare una sola parata. Mertens (72’) entrava per Insigne, il migliore degli azzurri.

Benché la Roma facesse girare palla continuamente, ma a ritmo blando, il Napoli non le dava spazio per il tiro a rete.

Koulibaly era semplicemente fantastico e al 64’ s’era spinto forsennatamente da ala destra, come Albiol contro il Verona, servendo a Callejon la palla-gol sprecata con il “cucchiaio” morbido.

Calleti si faceva perdonare fissando il raddoppio. Azione romanista stroncata a metà campo da Gargano, allungo a Higuain da ala sinistra, traversone in mezzo vedendo sopraggiungere Callejon che stavolta batteva a rete con sicurezza (85’).

Cinque minuti di recupero col Napoli in eleganti disimpegni in difesa e melina portando la palla avanti. E la Roma annichilita.


NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez (79’ Inler), Jorginho; Callejon, Hamsik (64’ Gargano), Insigne (72’ Mertens); Higuain.

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (83’ jaijc), Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic, Keita, Nianggolan; Gervinho, Totti (64’ Destro), Florenzi (64’ Iturbe).

ARBITRO: Tagliavento (Terni)

RETI: 3’ Higuain, 85’ Callejon


SERIE A – 10ª GIORNATA
Napoli-Roma 2-0, Empoli-Juventus 0-2, Parma-Inter 2-0.
Domenica 2: Sampdoria-Fiorentina, Torino-Atalanta, Udinese-Genoa, Chievo-Sassuolo, Milan-Palermo (20,45).
Lunedì 3: Cesena-Verona, Lazio-Cagliari.
1/11/2014
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