Calcio
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È tornato il Napoli di Benitez
di Mimmo Carratelli
RAFAEL 7 – Anche lui protagonista di fronte all’omonimo brasiliano del Verona che ha più lavoro e fa sette parate determinanti. Ma il brasiliano del Napoli è stato essenziale in due occasioni. Quando ha sventato il 2-0 di Halfredsson e quando ha impedito a Nenè di segnare il 3-3. Salvataggio di ginocchio nella prima occasione, deviazione in corner sulla seconda col veronese che era stato favorito da un rimpallo sotto porta. Ancora una splendida parata al 78’ su Tachtsidis.

MAGGIO 6 – Collabora molto alla fase offensiva raddoppiando sulla corsia di Callejon, mettendo qualche buon pallone nell’area veronese. Non sempre precisi i cross e troppi palloni passati all’indietro anziché andare in profondità. Però un rendimento costante per tutta la gara.

ALBIOL 6,5 – Toni non pervenuto. Ma rinvia sui piedi di Halfredsson il pallone del vantaggio veronese e si fa saltare da Nico Lopez sul 2-2. Errori rimediati con una prestazione di grande sicurezza, un tiro dalla distanza (fuori), un debole colpo di testa parato e la grande fuga per la vittoria. Settanta metri di campo di corsa, palla a Callejon che gliela restituiva e il difensore spagnolo, continuando a correre sino a fondo campo, rimetteva davanti alla porta la palla del 5-2 di Higuain.

KOULIBALY 6 – Meno sicuro del solito, più di un pallone “sporco”, però prestante nel corpo a corpo e apparizioni nell’area veronese per sfruttare la sua altezza (1,97) contro i colossi veneti (Sorensen 1,92, Moras 1,93). Tocca di tacco (involontario?) la palla sfruttata da Hamsik per l’1-1.

GHOULAM 6 – Assiste continuamente Insigne sulla fascia sinistra. Eccellente chiusura sul contropiede di Toni (19’). Non preciso nei cross.

JORGINHO 7,5 – Lascia il tiro del vantaggio ad Hallfredsson, tradito anche dal rinvio di Albiol sui piedi dell’islandese calvo. Però grande regia a tutto campo dopo essersi liberato dalla soggezione di Halfredsson, massiccio e aggressivo (23’ becca anche un’ammonizione per fallo di disperazione sull’islandese). Cerca e trova sempre la posizione migliore ed è continuamente nel cuore del gioco. Grande visione, giocata rapida. Esce nel finale dopo una gara di grande dispendio.

INLER 6 – Entra per far rifiatare Jorginho (70’). Ordinato, puntuale nei contrasti, tenta anche il tiro (alto).

DAVID LOPEZ 6 – Un po’ in ombra, ma controlla il centrocampo. Impreciso nei disimpegni, sbaglia più di un passaggio.

CALLEJON 7,5 – Sesto gol consecutivo, a segno da cinque partite. In vetta alla classifica dei cannonieri (7 gol, uno più di Tevez). Manca al 48’ la sua specialità sull’assist preciso di Insigne sotto porta: palla colpita al volo oltre la traversa. Dà una gran mano a centrocampo recuperando spesso su Hallfredsson. Fa ballare la rumba a Brivio che lo affronta in prima battuta. All’attivo anche un palo (88’).

HAMSIK 8 – Non segnava dal 2 novembre dell’anno scorso. Si riprende con una “doppietta”. Due conclusioni violente, la rabbia del gol che aveva dentro. Le reti lo restituiscono al suo standard migliore. Governa il gioco da par suo. Porta avanti la palla e si inserisce con grande scelta di tempo dopo un inizio incerto e tre palloni perduti. Due gol e l’assist per la rete di Callejon andando avanti in contropiede per 40 metri. Esce all’85’ per gli applausi al Marek ritrovato.

HENRIQUE s.v. – Entra per Hamsik e non ha molto da fare (il Napoli è avanti 5-2).

INSIGNE 8 – La sua miglior partita. Lo aspetta al varco il gigantesco danese Sorensen (1,92) e su di lui raddoppia Martic. Ma Lorenzo sa come evitarli. Non si fa chiudere sul fallo laterale, ma si accentra per prendere palla, parte in dribbling e più spesso dà il pallone di prima ai compagni. Cerca soprattutto Callejon con lunghi traversoni da sinistra a destra per le traiettorie che piacciono tanto allo spagnolo per avventarsi con la battuta a rete. Comincia con un colpo di testa ravvicinato annullato dal Rafael veronese (3’). Eccellente visione di gioco, guadagna sempre lo spazio utile per ricevere palla e giocarla. Cerca molto Higuain. Recupera generosamente in difesa (blocca una volta un inserimento di Ionita). Impegna due volte il portiere veronese (29’ e 40’). Gioca soprattutto per la squadra e non si intestardisce a preparare il tiro a giro. Tra i tanti assist, quello mirabile per Callejon (48’) che lo spagnolo alza sopra la traversa.

MERTENS s.v. – Entra per Insigne (78’) che esce finalmente tra gli applausi. Il belga guadagna il rigore (fallo di Hallfredsson) per l’ultimo gol della serata.

HIGUAIN 8,5 – Il leone affamato è uscito dalla gabbia. In campionato il suo digiuno di gol durava da 602 minuti. Ha grande voglia di lottare e, stavolta, la sua rabbia agonistica non si trasforma in nervosismo (un’ora a colloquio con Benitez alla vigilia). Splendida tripletta. Col primo gol riporta avanti il Napoli (3-2): azione personale al limite, evita Marques e infila (68’). Il pubblico, dopo i due gol di Hamsik, aveva invocato a lungo il nome del Pipita. Raddoppia all’84’ con un abile tocco sotto porta sul cross basso di Albiol. Non sbaglia dal dischetto per il tris (90’). Prima di far centro, impegnava due volte il portiere veronese (due gran salvataggi): nella prima occasione gran girata al volo di sinistro.

BENITEZ 8 – Ripropone la migliore formazione azzurra e si rivede il suo miglior Napoli. Raccomanda calma sull’immediato svantaggio, incoraggia gli azzurri, “chiama” il giro-palla. Le risposte sono sempre positive sino alla detonazione totale della squadra. Aveva tenuto a colloquio Higuain per un’ora. La risposta del Pipita è stata immediata sul campo. Ha sempre detto: quando i nostri migliori giocatori faranno i migliori e faranno la differenza, si vedranno i risultati. Si è visto contro il Verona potendo finalmente contare su Hamsik e Higuain come non era ancora successo. Si gode il trionfo dopo avere elegantemente risposto alle critiche dei momenti bui.

26/10/2014
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