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Gargano, anima della squadra azzurra
di Mimmo Carratelli
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RAFAEL 6 – Forse non è molto reattivo sul tiro-gol di Muniain, preciso ma non forte nell’angolino sinistro. Comincia con un’uscita avventurosa e prosegue dribblando Aduriz con grande incoscienza. Graziato dal colpo di testa a lato di Laporte su corner, debole la palla-gol di testa di Aduriz, raccogliendola facilmente. Non appare sicurissimo e non deve compiere prodigi.
MAGGIO 7 – Inesauribile, difende contro Muniain e attacca. È tra gli azzurri che gioca una partita piena, avanti e indietro, sino al recupero. Pressa Aduriz smorzandone il vigore nel colpo di testa destinato in gol e che invece lo spagnolo gioca debolmente.
ALBIOL 6 – Non c’è sul gol di Muniain che realizza da centravanti. Qualche difficoltà dirottandosi a destra contro Muniain e Susatea. Ma evita il naufragio dopo il vantaggio dei baschi.
KOULIBALY 7 – Moltissimi interventi e appena un paio di errori. Non perde mai la calma. Copre, anticipa, esce con la palla al piede e la distribuisce bene. Costantemente attento. Sotto la pressione dei baschi, spazza l’area con vigore. Non gioca mai palloni “sporchi”. Una bella conferma.
BRITOS 4,5 – Inspiegabile, gioca al posto di Ghoulam. Comincia bene, poi si deconcentra. Perde sicurezza. In attacco non arriva di testa sulla punizione-cross di Callejon. Si fa tagliare fuori da De Marcos nell’azione del gol spagnolo. In leggera ripresa nel finale.
JORGINHO 5 – Con Gargano che fa tutto a centrocampo, non gioca con la sicurezza e la rapidità necessarie. La sua è una regìa timida. Soffre la pressione dell’impegno. Dopo dieci minuti si fa ammonire per una trattenuta a Muniain che, a centrocampo, se la stava filando. Buona tecnica, poca grinta. È suo il magico assist che Insigne spreca in avvio di partita. Una presenza leggera, molti palloni ben giocati, però senza incidere sul match.
GARGANO 7,5 – È l’anima della squadra. Schierato a sorpresa al posto di Inler, è il migliore in campo per grinta, partecipazione, gioco e pressing a tutto campo. Non solo regista difensivo, spesso in posizione avanzata costruisce l’azione d’attacco. Non molla mai. Insegue, recupera, contrasta, prende palla e innesta gli attaccanti. Non pochi i lanci mirati sulle fasce. Riprende con grande anticipo la palla respinta dalla difesa basca e avvia l’azione del gol azzurro. Sino alla fine, lotta e dà luce al gioco del Napoli.
CALLEJON 5 – Dopo il pareggio di Higuain, si divora una straordinaria palla-gol sull’assist di Gonzalo che lo metteva a tu per tu contro Iraizoz battendo a lato (70’). Non salta mai l’uomo ed è costretto ad inseguire Balenziaga che gli ruba l’iniziativa attaccando sul suo lato. Batte con poca efficacia più di un calcio di punizione. Difende strenuamente, ma non è la sua partita.
HAMSIK 5,5 – Si spegne presto, pressato da Iturraspe e subendo il vigore fisico dei baschi. A luci intermittenti nella fase attiva, si sacrifica molto a centrocampo. Un colpo di testa alto e un tiro largo nei primi cinque minuti. Pochi colpi di genio ed è suo l’assist per il gol di Higuain. Esce al 77’.
MICHU 4,5 – Entra al posto di Hamsik. Clamorosa la palla-gol a centro-area che chiedeva solo di essere battuta in rete e sarebbe stato il sorpasso azzurro (80’): la passa invece a Callejon che ha un avversario addosso. Non è ancora in condizioni accettabili.
INSIGNE 4,5 – Sovrastato da De Marcos che non gli concede mai l’uno contro uno. Lo spagnolo, anzi, attacca, costringendo Lorenzo ad arrancare all’inseguimento perdendosi il terzino spagnolo nell’azione del gol di Muniain. Perde spesso palla, debole nei contrasti. Ma soprattutto manca il gol in avvio sull’assist di Jorginho che avrebbe messo la partita su altri binari. Esce dopo un’ora di gioco. In tribuna c’era Conte a tenerlo d’occhio per la nazionale.
MERTENS 7 – Subentra a Insigne e dà la scossa alla squadra. Altro ritmo, altra velocità, altra intensità di gioco. Tenta di sorprendere “a giro” Iraizoz, ma il portiere vola a deviare in angolo. Il suo inserimento trasforma l’attacco azzurro.
HIGUAIN 8 – Non riceve una palla giocabile per più di un’ora. Bloccate le ali azzurre, non gli arriva un pallone utile e il giovane Laporte (venti anni) lo anticipa nelle poche occasioni. Ma segna un gol strepitoso agganciando al volo la palla servitagli da Hamsik, “bevendosi” tre avversari e segnando da posizione “impossibile” sul palo lungo. Il portiere Iraizoz con una parata strepitosa d’istinto gli sventa il raddoppio (85’) che Gonzalo e il Napoli avrebbero meritato.
BENITEZ 6,5 – Azzecca l’impiego di Gargano lasciando in panchina Inler. Voleva un lottatore a centrocampo e trova nel piccolo, irriducibile Walter un lottatore a tutto campo, prezioso anche sul fronte offensivo.
Più discutibile la scelta di Britos (Ghoulam in panchina). Proprio sulla corsia di Britos (e Insigne) l’Athletic Bilbao spinge e penetra con più facilità.
Non ha ancora Higuain al cento per cento, ma l’argentino è decisivo sfiorando il successo dopo il pareggio.
Buona conferma di Koulibaly. La squadra era meno pronta dei baschi che cominceranno il campionato domenica prossima.
Nel match spigoloso, contro l’aggressività degli spagnoli (18 falli contro 8), perde l’apporto incisivo di Hamsik.
Ma perde soprattutto il concorso attivo di Callejon e Insigne, bloccati e superati dagli esterni della difesa basca. Quando inserisce Mertens (per Insigne) è un’altra musica e il Napoli sfiora la vittoria.
Michu, invece, non è ancora pronto.