Altri Sport
Torna alla ricerca
Piccole "pugilesse" crescono...
di Adriano Cisternino
Campania patria della boxe: è uno slogan in voga ormai da decenni, ma si riferisce essenzialmente al pugilato... maschile.

Già, perchè da una decina d'anni, per chi non se ne fosse accorto, ha preso quota in Italia anche la boxe rosa, ovvero il pugilato femminile.

È decollato con qualche difficoltà, ha dovuto superare svariate barriere, anche di carattere culturale e anche all'interno stesso del movimento pugilistico. Ancora oggi infatti, molti pugili dichiarano apertamente la loro avversione alla boxe femminile.

Non è uno sport per donne, sostengono. Parere rispettabile, per carità, ma in chiara controtendenza con i numeri anche nella nostra stessa regione.

E già, perchè è di domenica scorsa la notizia che ai campionati Europei giovani femminili di pugilato, svoltisi ad Assisi, l'Italia ha conquistato ben quattro medaglie d'oro: tutte ad opera di ragazze provenienti da società della Campania, regione che, evidentemente sta diventando patria dei pugni anche al femminile.

Il ring, insomma, non è un posto solo per maschi, ma è calpestabile con onore e con successo anche dalle fanciulle. Il movimento si va allargando proprio dalle nostre parti e le nostre ragazze stanno mostrando di saperci fare anche con ganci e montanti.

Ma ecco subito i nomi delle neo-campionesse europee.

Del poker d'oro, due sono della Excelsior di Marcianise, la cittadina casertana ormai nota come la capitale pugilistica d'Italia grazie soprattutto al movimento generato dalla società di cui è nume tutelare il maestro Mimmo Brillantino.

Dalla stessa palestra dei Clemente Russo e Francesco Rossano sono emerse Concetta Marchese e Maddalena Barretta sono le fresche regine continentali rispettivamente nei 57 e 46 chili per la categoria “juniores”, vale a dire fino a 16 anni; mentre Angela Carini, nata ad Afragola, ma Matesina di Piedimonte Matese, allieva di Peppino Corbo, ha vinto nella stessa categoria nei 66 chili.

Nella categoria superiore, cioè “under 19” la reginetta dei 54 chili è Irma Testa, della Boxe Vesuviana, una pugilessa che, nonostante la giovane età, vanta già una bacheca ricca di allori nazionali, continentali e mondiali.

L'allieva del maestro Lucio Zurlo è la leader dell'ultima generazione della boxe rosa azzurra e non fa mistero delle sue speranze di qualificarsi per le olimpiadi di Rio 2016. Irma, intanto, dopo la trionfale carrellata di Assisi, non potrà concedersi troppe distrazioni e vacanze.

Giusto il tempo di un brindisi e dovrà tornare in palestra perchè tra meno di un mese è attesa alle Olimpiadi giovanili di Nanchino, manifestazione alla quale ha acquisito il diritto di partecipazione in primavera vincendo l'argento mondiale nel torneo di qualificazione.

Per il momento dunque, ad appena 17 anni, è già in corsa verso le olimpiadi giovanili. Per quelle di Rio ne riparliamo fra qualche anno.

Nella foto: Irma Testa sul podio, con Franco Falcinelli, vicepresidente Aiba, e Alberto Brasca, presidente Fpi
30/7/2014
RICERCA ARTICOLI