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Marchetti blocca il Napoli
di Mimmo Carratelli
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Maledetta tradizione. Da sei anni il Napoli non riesce a battere il Cagliari. E stavolta a bloccare gli azzurri è stato un super Marchetti: tre palle-gol sventate più un intervento al limite del rigore. Sesto 0-0 al “San Paolo”, 22 i punti dilapidati in casa. Con un rendimento interno adeguato il Napoli sarebbe in Champions.
Senza Quagliarella squalificato e con Lavezzi subito fuori per una contrattura, il Napoli non è riuscito ad abbattere il muro difensivo dei cagliaritani. Melis ha ritoccato il modulo di Allegri sfoderando un 4-4-2 che ha ostruito le corsie esterne ed è stato molto compatto con le due linee di difesa e centrocampo ravvicinate.
Il Napoli, nel tentativo di aggirare il castello difensivo sardo, è stato lento nella manovra per gran parte della gara. Procedendo a fiammate ha avuto le occasioni di vincere, ma il portiere cagliaritano è stato insuperabile sventando due consecutive palle-gol di Denis e soffiandone un’altra a Gargano. Dall’altro lato del campo, De Sanctis è stato spettatore non pagante. Il Cagliari s’è visto raramente in attacco.
Non c’è dubbio che l’uscita di Lavezzi (26’ contrattura, in campo Bogliacino) ha privato il Napoli del suo giocatore più imprevedibile in attacco. In ogni caso, Denis soprattutto nel primo tempo si è battuto bene ed è andato ad un soffio dal gol. Lo 0-0 favorisce il sorpasso della Juventus al sesto posto col Napoli in settima posizione ancora utile per l’Europa League (il Genoa è lontano cinque punti). Ma soprattutto ha reso ancora più evidente la necessità di un attaccante per il futuro, da reperire sul mercato, che concretizzi il volume di gioco della squadra di Mazzarri. Contro il Cagliari, il Napoli ha tenuto palla il doppio del tempo degli ospiti ed è andato ripetutamente alla conclusione. E’ mancato l’ariete che costringesse Marchetti alla resa.
Il Napoli si è battuto sino alla fine con grande foga. Il dispendio di energie è stato enorme. Nel finale molti azzurri erano allo stremo, incapaci di esprimersi ancora nella corsa. Mazzarri, nell’ultimo quarto d’ora, ha tentato di forzare il blocco cagliaritano sulla sua sinistra raddoppiando la perforazione con Maggio (78’ per Pazienza) in tandem con Zuniga. Proprio una strepitosa combinazione tra i due, liberava Zuniga al tiro per la vittoria: il pallone usciva oltre il secondo palo.
Il Cagliari ha giocato per il pareggio (due consecutivi con Melis dopo la pesante flessione della squadra con Allegri). Neanche l’utilizzo di punte fresche (52’ Ragatzu per Matri, 64’ Nenè per Larrivey) ha offerto al Cagliari occasioni importanti in avanti. Oltretutto, Cannavaro, al rientro dopo la squalifica, e Grava, ancora una partita molto positiva, non sbagliavano un pallone.
Denis sfiorava il gol in apertura su cross di Pazienza: colpo di testa deviato in angolo da Marchetti (3’), la prima di altre più strepitose parate. Il Napoli riportava Campagnaro sulla linea dei terzini, rinunciando a Santacroce. Zuniga è ritornato a destra con Aronica a sinistra nella linea di centrocampo. Denis punta centrale alla quarta partita giocata per intero.
Anche su una conclusione di Hamsik, Marchetti era prontissimo (11’). Ma il Napoli era poco veloce consentendo al Cagliari di compattare puntualmente il blocco difensivo. Bogliacino per Lavezzi (26’) imponeva un diverso tipo di gioco. Nelle difficoltà della partita il Pocho sarebbe stato il guastatore ideale per far saltare la fortezza cagliaritana.
La squadra sarda veniva avanti solo verso la mezz’ora (33’ Lazzari alzava oltre la traversa davanti a De Sanctis), ma subito dopo il Napoli accelerava. Marchetti annullava la prima palla-gol a Denis (35’): smanacciava il pallonetto dell’argentino lanciato in gol da Pazienza. Il portiere sardo si ripeteva sulla fiondata di testa di Denis, un minuto dopo (36’). Poi, si opponeva alla soluzione di Gargano in area da pochi passi (38’).
Il Napoli premeva molto sulla fascia destra con Zuniga, non sempre limpido nelle giocate, ma continuo e combattivo. C’era meno spinta a sinistra con Aronica. Sulle fasce il 4-4-2 consentiva al Cagliari di raddoppiare le marcature soffocando l’iniziativa napoletana. Nella ripresa neanche l’impiego di Dossena per Aronica (54’) dava brio alla corsia di sinistra per il rendimento mediocre dei due esterni. Hamsik si produceva in un gran lavoro ma con poca qualità. Pazienza, mascherato per la botta al naso rimediata al Bari, fungeva da regista. In tono minore Gargano. Non era un Napoli brillante e, man mano che passava il tempo, subentrava l’ansia per il risultato pieno che sfuggiva.
Sfuggiva a Denis (63’) la deviazione in acrobazia sotto porta ma defilato (spettacolare uno-due con Hamsik). Nella ripresa il Napoli si avvicinava meno alla segnatura, mentre la corsa degli azzurri si faceva pesante. Il Cagliari appariva più fresco. Sull’intervento con le gambe a tenaglia di Marchetti su Bogliacino l’arbitro non ravvisava gli estremi del rigore (65’). Poteva starci.
Il Cagliari impiegava Cossu (il grande escluso dal 4-4-2) per un finale più audace (73’ per Lazzari), ma il cagliaritano si faceva espellere sei minuti dopo l’ingresso in campo (gesto scorretto contro Grava a palla lontana). Il Cagliari in dieci non soffriva nel finale di gara continuamente assestato sulla sua doppia linea difensiva. L’entrata di Maggio rafforzava le combinazioni azzurre sulla destra. L’occasione che sfuggiva a Zuniga (82’) era l’ultimo squillo degli azzurri in una partita sofferta in cui è mancato il bomber di razza.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Grava; Zuniga, Pazienza (78’ Maggio), Gargano, Aronica (54’ Dossena); Hamsik, Lavezzi (26’ Bogliacino); Denis.
CAGLIARI (4-4-2): Marchetti; Ariaudo, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Biondini, Conti, Lazzari (73’ Cossu espulso al 79’); Larrivey (64’ Nenè), Matri (52’ Ragatzu).
ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo).
SERIE A – 34^ GIORNATA.
Inter-Atalanta 3-1, Palermo-Milan 3-1, Bologna-Parma 2-1, Fioentina-Chievo 0-2, Genoa-Lazio 1-2, Juventus-Bari 3-0, Livorno-Catania 3-1, Napoli-Cagliari 0-0, Udinese-Siena 4-1, Roma-Sampdoria (20,45).
CLASSIFICA: Inter 73; Roma 71; Milan 64; Palermo 58; Sampdoria 57; Juventus 54; Napoli 53; Genoa 48; Fiorentina e Parma 46; Chievo 44; Bari 43; Cagliari e Udinese 42; Catania e Lazio 40; Bologna 39; Atalanta 34; Siena 30; Livorno 29.
Roma e Sampdoria una partita in meno.
PROSSIMO TURNO. Sabato 1 maggio: Parma-Roma, Milan-Fiorentina. Domenica 2 maggio: Atalanta-Bologna, Bari-Genoa, Cagliari-Udinese, Ctania-Juventus, Chievo-Napoli, Sampdoria-Livorno, Siena-Palermo, Lazio-Inter (20,45).
CHAMPIONS LEAGUE. Ritorno delle semifinali. Martedì: Lione-Monaco (0-1). Mercoledì: Barcellona-Inter (1-3).