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Disastro Eldo, quinta sconfitta consecutiva
Squadra senza orgoglio: Siena passeggia su Napoli.
di Armando Bello
Non c’è luce infondo al tunnel: anzi la strada si fa sempre più tortuosa. La quinta sconfitta dell’Eldo, contro Siena stavolta, rompe infatti quel sodalizio vincente tra squadra e pubblico che aveva caratterizzato fin qui la gestione Maione.

Una contestazione forte ma nei limiti della civiltà, sincera ma decisa. Fischi, fischi ed ancora fischi: è questo quello che hanno sentito Rocca e compagni durante la gara. Gli applausi, una volta tutti per i beniamini partenopei, sono invece per Siena, una squadra semplicemente perfetta destinata ad aprire un ciclo di vittorie.

Davide contro Golia, testa contro coda: è questo ciò che recitava la classifica prima della gara. Pronostici rispettati alla grande perché la squadra di Pianigiani ha recitato in lungo ed in largo il ruolo di schiacciasassi del campionato concedendo all’Eldo solo pochi minuti in avvio di gara.

Bucchi conferma Haryasz per Rocca in quintetto, cercando di dare fiducia al ragazzone americano; sulla sponda toscana invece Pianigiani si affida alla forza fisica sotto canestro di Sato ed Eze. Nell’Eldo è buona la partenza di Thomas: suoi tutti gli 8 punti messi a referto dai partenopei nei primi 4’. Siena però è una corazzata ed al primo vero affondo ottiene l’allungo (8-13 al 5’).
E’ soprattutto difensivamente che la MontePaschi gioca bene con Carraretto che guarda a vista Monroe limitandone il potenziale offensivo. La bomba di Thornton sulla sirena del primo quarto è l’ulteriore dimostrazione del momento sfortunato dei partenopei (12-20 al 10’).

Praticamente la partita dell’Eldo finisce qui. Non cambia infatti la musica nel secondo parziale: Siena è fortissima, non lascia spazi ai tiratori ed in attacco è micidiale. Ha percentuali al tiro altissime dimostrando, almeno per il momento, di non avere rivali nel campionato italiano. Napoli ci mette impegno e buona volontà: ma non basta perché gli ospiti al 14’ hanno già realizzato il doppio dei punti dei partenopei (13-26). Un vantaggio che aumenta fino all’intervallo lungo quando i partenopei rientrano negli spogliatoi accompagnati dai fischi del pubblico del PalaBarbuto (24-43 al 20’).

Se è difficile giocarla una partita del genere, ancor più complicato, forse, è raccontarla: perché partita vera non c’è mai stata. Ed il volto del Presidente Maione, perplesso e buio come non mai, è forse la fotografia migliore dell’attuale momento dell’Eldo Napoli. Una squadra che accumula sconfitte su sconfitte e nella quale, dopo il crollo tecnico, è evidente anche quello psicologico. Arrivano fischi per i partenopei ed applausi a scena aperta per le giocate dei senesi che chiudono la terza frazione sul +30 (35-65 al 30’).

Fa impressione la mentalità vincente della MontePaschi: ancora più lunga e completa rispetto all’anno scorso e per questo più forte. Così come imbarazzante è la situazione che attanaglia Napoli in questo momento: una squadra priva di orgoglio nonostante Bucchi e Maione di grinta e coraggio ne abbiano da vendere. C’è tanto da lavorare: forse più sulla testa che sulle gambe. E soprattutto c’è una situazione di contestazione aperta da parte del pubblico partenopeo: c’è da dare risposte immediate a quei tifosi, oltre 2000, che hanno dato fiducia alla squadra ed alla società sottoscrivendo l’abbonamento.

Qualcosa succederà, qualcuno pagherà per questo avvio disastroso: Maione l’ho aveva promesso alla vigilia della partita che per alcuni giocatori sarebbe stata l’ultima chance con la casacca azzurra per dimostrare il proprio valore. Al momento è difficile anche fare ipotesi: forse almeno fino a domenica, quando ci sarà la sfida contro la Virtus Bologna, il roster non verrà toccato. Ma è probabile che dalla settimana prossima qualche novità ci sarà: partirà Haryasz, forse anche Raicevic. Non di certo Thomas che, seppur col 33% dal campo, ha realizzato 21 punti contro Siena che non sono bastati però ad evitare il pesante passivo finale (54-81).
18/10/2007
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