Calcio
Torna alla ricerca
Il Napoli incompleto ci prova
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 15.08.2022)
In questo campionato anomalo con lo stop di 52 giorni fra novembre e gennaio per il Mondiale in Qatar, il Napoli debutta a ferragosto sul campo del Verona, un avversario che in più di una occasione ha fatto male agli azzurri.

A Verona gioca un Napoli incompleto, come lo definisce Spalletti che è in attesa di Raspadori e di un portiere di esperienza (Keylor Navas dal Psg). In ogni caso, fra il Verona in crisi con un calciomercato deludente e un nuovo tecnico e il Napoli in rinnovamento, gli azzurri hanno più di un giocatore (Osimhen, Kvaratskhelia) per incidere sul match.

Senza Raspadori, non avendo un trequartista affidabile, Spalletti ha virato sul 4-3-3 provato nelle amichevoli. Nel nuovo schema, Zielinski a sinistra della linea mediana con Anguissa e Lobotka non è la pedina ideale: il polacco copre poco, non contrasta, è una mezz’ala offensiva. Si potrebbe ipotizzare Olivera in mediana, se l’uruguayano è nella forma accettabile, con Mario Rui terzino.

Con Zielinski, un giocatore eternamente incompiuto, il Napoli potrebbe giocare anche col 4-2-3-1, il polacco alle spalle di Osimhen. Comunque Spalletti decida, sembra un Napoli sbilanciato in attacco. La difesa dovrà reggere al massimo, Kim non dovrà far rimpiangere Koulibaly e Meret dovrà avere la serenità necessaria (con tutte le voci sull’arrivo di un portiere di esperienza) per reggere.

Il 3-5-2 del Verona sarà un ostacolo per la manovra azzurra d’attacco, i veneti baderanno ad affollare la zona difensiva, con giocatori di combattimento, puntando sul contropiede con i lanci centrali al francese Thomas Henry (1,92), preso dal Venezia, e Lasagna, e sfruttando la velocità degli esterni Faraoni e Lazovic.

In Coppa Italia, il Verona ha ceduto disastrosamente al Bari (1-4) al Bentegodi, magari i De Laurentiis hanno mandato la squadra pugliese in avanscoperta.

Nelle quattro amichevoli a Castel di Sangro, il Napoli ha segnato poco (Osimhen su rigore, Lozano, Petagna, Kvaratskhelia). Campanello d’allarme perché proprio il tridente offensivo si annunciava come arma decisiva. Molti gli spunti di Kvara, ma bisogna rivederlo in campionato.

Il Napoli si sta rinnovando dopo che si è esaurita la schiera dei giocatori portati da Benitez. Il rinnovamento era necessario e bisogna cancellare la nostalgia per Insigne, Mertens e Koulibaly arrivati al capolinea della loro avventura azzurra.

Il Napoli è l’unico club che ha operato in contanti sul calciomercato, non si capisce l’astio nei confronti di De Laurentiis se non per una insistita antipatia verso un presidente che fa poco per essere simpatico. È stato importante il riscatto di Anguissa (15 milioni), sono interessanti gli acquisti di Olivera dal Getafe (15 milioni), del georgiano Kvaratskehlia dalla Dinamo Batuni (10 milioni), del sudcoreano Kim dal Fenerbahce (18 milioni), di Ostigard, Sirigu e Simeone dal Verona (3 milioni in prestito, riscatto a 12 milioni). Il Napoli è incompleto perché Spalletti aspetta Raspadori, il centrocampista francese di origini congolesi Ndombele del Tottenham (25 anni) per rafforzare la linea mediana e, ultim’ora, Lukic che ha rotto col Torino.

Poiché il calciomercato azzurro è in piena attività (Keylor Navas e Raspadori in entrata, Fabian Ruiz in uscita) Spalletti si mantiene prudente: “Non posso assicurare niente”. Ad acquisti completati, sarà un Napoli da seguire con curiosità senza lo scetticismo imperante. Una vittoria a Verona sarebbe di magnifico auspicio.

14/8/2022
RICERCA ARTICOLI