Pallanuoto
Torna alla ricerca
Povic, campione fragile
di Adriano Cisternino
Dai fratelli Porzio ai cugini Postiglione (Stefano e Francesco), e poi Carlo Silipo, Fabio Bencivenga, Fabrizio Buonocore, e Fabio Violetti e l'attuale portiere Tommaso Negri, la storia del Posillipo di pallanuoto era ampiamente rappresentata, ma anche giornalisti e dirigenti come Paolo Trapanese e Gigi Massimo Esposito, lo storico massaggiatore Gigi Tomei, e Angelo Rossi, giornalista e protagonista involontario della storia, nell'affollato salone dei trofei del circolo rossoverde alla presentazione napoletana del libro di Franco Esposito “Palombelle tra amore e guerre” (Absolutely Free, pagg.260, euro18), la storia di Dusan Popovic, ex-centroboa del Posillipo della prima Coppa Campioni, atleta straordinario in vasca quanto buono e fragile nella vita, trovato morto misteriosamente all'età di appena 41 anni in un paese alla periferia tra Serbia e Ungheria.

Il libro racconta la complessa vita di questo ragazzo che con la calottina rossoverde ha trovato non solo la sua piena realizzazione da atleta, ma anche una famiglia che lo ha aiutato a superare momenti difficili.

E non a caso Franco Esposito ha dedicato il libro a Paolo De Crescenzo, il tecnico di quel Posillipo scomparso prematuramente, che per Pop – come lo chiamavano confidenzialmente – era un fratello maggiore affettuoso e comprensivo. E Pop ricambiava l'affetto in vasca con gol straordinari e decisivi.

Ma al di là della incredibile vicenda dell'atleta, il libro racconta una fetta dei trionfi del Posillipo di pallanuoto e - come ha sottolineato il giornalista Gianfranco Coppola - apre una finestra sulla complessa storia politica dell'Europa nel tormentato periodo della guerra dei Balcani da cui Popovic non riuscì ad affrancarsi, nonostante la sua fuga a Parigi e poi in Italia, tra Torino, Napoli e Firenze.

Dopo il saluto del presidente rossoverde Semeraro, aneddoti e ricordi personali di Franco Porzio e Carlo Silipo hanno arricchito la storia raccontata da Franco Esposito che ha rivelato di aver scritto questo libro per tener fede ad una promessa fatta al collega Nino Petrone, salernitano, a lungo firma prestigiosa del Corriere della Sera, grande appassionato di pallanuoto, che gli aveva chiesto da tempo di dedicare un titolo a questo splendido sport che a Napoli vanta una tradizione di successi e trofei da quasi ottant'anni.

Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine Giornalisti Campania, si è soffermato invece sulla scrittura, agile ed efficace del libro che rappresenta anche un modello per i giovani aspiranti giornalisti.

Brani del libro letti dallo stesso autore hanno chiuso la cerimonia condotta con semplicità ed efficacia dal collega Gianluca Vigliotti.
10/12/2018
RICERCA ARTICOLI