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Hysaj guerriero, Allan senza rivali
Diawara si trasforma nella ripresa
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino del 7.12.2016)
6 REINA
Il carisma è mezza cazzimma. Quattro giorni prima smonta le fiammate dell’Inter con due uscite coraggiose e una parata a terra. Allo Estadio da Luz, in maglia Tour de France, sventa un solo tiro (23’ Jimenez). Poi si arrende a un errore di Albiol (gol di Jimenez nel finale). Dalla tribuna una tifosa lusitana gli mostra il cartello: “Reina dame tu camiseta por favor”.

6,5 HYSAJ
Si batte contro Cervi che esce di foresta. Battagliero, animoso, strenuo difensore e corsa incisiva. Sbarra la strada anche ad Almeida che si propone spesso in avanti. Un caposaldo della difesa. Nella prima mezz’ora è il migliore in campo. Prende una testata da Almeida. Stordito, si accascia, ma riprende da piccolo, grande guerriero. Lotta fino in fondo. Magnifico.

6 ALBIOL
Non c’è Mitroglu, il protetto degli dei greci, e gli tocca il messicano Jimenez (1,90) cui concede un colpo di testa (alto). Sempre preciso e puntuale, pronto anche ad impostare l’attacco. Una partita perfetta, senza grande pressione degli avversari. Si distrae nel finale, quando gioca male la palla consegnandola a Jimenez che se ne va tutto solo a segnare.

6,5 KOULIBALY
Muraglia, fossato, bastione. Difende il castello azzurro e dintorni. Sono un pitone nero e nell’anticipo io credo. Travolge Salvio ed è ammonito dopo un quarto d’ora. Gioca indifferentemente contro Jimenez, Salvio, Guedes. Mura due conclusioni portoghesi sul limite dell’area e ancora nei minuti di recupero spazza l’area azzurra.

6,5 GHOULAM
Si muove sulla corsia dell’argentino Salvio (si Salvio chi può). Al San Paolo se lo perse sul secondo gol lusitano. A Lisbona va avanti in scioltezza. Ruba palla a Semedo sulla linea di fondo e consegna a Callejon la prima palla-gol della serata. A inizio di ripresa, gran recupero difensivo su Salvio. Infaticabile nel proporsi, lascia qualche buco difensivo.

6,5 ALLAN
In campo il brasiliano di lotta continua. Bronzo fuso al posto dell’argento vivo (Zielinski). Gioca, si sbraccia, incita: il muro parlante. Fa a pezzi Pizzi. La pressione del Napoli nel primo tempo è tutta sua (subisce molti falli). Qualche puntata offensiva, una travolgente nella ripresa con tiro rimpallato sul limite.

6 DIAWARA
A diciannove anni sotto la Luz dell’Estadio sente il bagliore della Champions e non ha la solita sicurezza. Commette più di un errore. Cerca imbucate centrali per i compagni e non apre mai sugli esterni rischiando la ripartenza dei portoghesi. Si rinfranca e migliora nella ripresa. Un lancio notevole per Insigne.

6,5 HAMSIK
Al San Paolo, con un colpo di cresta sul corner di Ghoulam schiantò il Benfica che stava attaccando con una banda di forsennati. Lancia Gabbiadini al gol (37’), ma Manolo si fa respingere il tiro. Fa l’uomo-squadra sopperendo alla timidezza di Diawara e regge tutto il gioco del Napoli. Non sempre preciso, ma continuo e buona fase difensiva.

8 CALLEJON
L’uomo col doppio lavoro. Comincia difendendo, poi scatta in attacco ma spreca, da centravanti, una buona occasione (35’ tiro centrale, parato). Batte ancora a lato (49’) e alza il tiro (56’). Prove tecniche per il gol che realizza con uno scavetto sull’assist di Mertens (59’). Si scatena con l’ingresso del belga. Partitona.

6,5 GABBIADINI
Tocca il primo pallone al 18’ retrocedendo a centrocampo. Diventa più attivo ed è l’attaccante più pericoloso fin quando resta in campo. Sull’imbucata di Hamsik il portiere in uscita gli sventa la conclusione, Luisao di tacco gli intercetta il secondo tiro (un sinistro debole). Esce per stanchezza (57’).

6,5 INSIGNE
Opposto a Semedo, (Semedo in anno licet insanire), si accentra per lasciare spazio alle discese di Ghoulam. Gioca molto per i compagni e piazza sempre il traversone lungo per il cambio-gioco a favore di Callejon che mette davanti al portiere (49’). Cerca una volta il tiro, ma il pallonetto è debole (parato).

7,5 MERTENS
Rileva Gabbiadini al 57’ e si prende subito la scena. Due minuti e conquista palla a centrocampo lanciando Callejon per il vantaggio azzurro. Poi sul cross basso di Ghoulam se ne va ondeggiando nell’area lusitana, evita Luisao, finta e contro-finta, e mette il sigillo al secondo gol. Ingresso devastante.

6 ZIELINSKI
Entra per Hamsik (72’) quando il Napoli ha in pugno la partita e sta mettendo il Benfica alle corde giocando nella metà campo portoghese. Cerca lo scambio rapido per inserirsi al tiro che scocca all’83’ (parato). Grande energia e gran movimento. Anche forza fisica. Regge all’urto dei difensori che lo circondano.

s.v. ROG
Sarri gli regala il finalino di gara sul due a zero. In campo per tredici minuti. Impressiona per la forza fisica, duro nei contrasti, irriducibile nel recuperare palla. Gioca avanzatissimo e duetta spesso con Zielinski. Cerca lo sfondamento e viene chiuso all’ultimo istante. Un ragazzone prorompente.

8 SARRI
Proprio la partita preparata da Sarri. Un’ora di controllo e poi via per la vittoria.
Bisognava giocare con la testa ed è qui la testa, allo Estadio da Luz spenta dal Napoli. Nel referendum di Lisbona vince il NO al Benfica e al Besiktas.
Notizie on-line da Lisbona (Tagospia): Napoli avanti in Champions, Besiktas kappaò a Kiev (vengo anch’io, non tu no).
Azzurri guerrieri sul calendario 2017, guerrieri in Portogallo.
Squadra che vince con l’Inter si cambia appena (Allan per Zielinski). Poi cambio azzeccatissimo: con Mertens la scossa vincente.
Finale per Zielinski e finalino per Rog. Un trionfo.
7/12/2016
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