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Napoli confuso e battuto
di Mimmo Carratelli
Doveva essere la partita della storia. Se il Napoli avesse vinto e tra Dinamo Kiev e Benfica fosse finita in pareggio, gli azzurri sarebbero passati agli ottavi di Champions dopo solo tre partite, mai successo prima nella competizione europea.

Doveva essere la partita della fortezza del San Paolo, imbattuto in Europa da 18 gare (13 vittorie, 5 pareggi).
Non è successo niente di tutto questo.

Il Besiktas ha addirittura vinto a Fuorigrotta (3-2) anche se il terzo gol dei turchi è stato segnato in netto fuorigioco.

Ora, il Napoli rischia la qualificazione agli ottavi se non cambierà il trend negativo della squadra.

E c’è preoccupazione per il campionato (domenica il Napoli gioca a Crotone che, per la prima volta, avrà il suo campo a disposizione).

Sarri incassa la terza sconfitta consecutiva (due in campionato). La squadra corre, però male. Va in confusione. Si ripetono gli errori individuali, fatali nelle segnature del Besiktas.

Doveva essere anche la partita della svolta come si è ipotizzato all’annuncio della formazione. Gabbiadini escluso, in panchina.

Largo all’attacco-fantasia con Callejon, Mertens e Insigne.

La nuova soluzione offensiva per superare i problemi psicologici e di adattamento di Gabbiadini non si è rivelata del tutto positiva.

Il Napoli è mancato di peso nell’area turca anche se ha guadagnato due calci di rigore ed è andato spesso alla conclusione.

La sconfitta è amara perché i “numeri” del match sono schiaccianti a favore degli azzurri: 15 tiri a 7 (9 nello specchio della porta), 17 corner a uno, 56 per cento di possesso palla.

Ma i numeri non sono tutto. Il pallone è veramente rotondo e non si fa catturare dalla… matematica.

Il Besiktas è stato superiore all’attesa. Finora aveva pareggiato due volte per 1-1 in casa del Benfica e, sul suo campo, contro la Dinamo Kiev.

Due mediani (Uysal e Utchinson) davanti alla difesa per frenare le iniziative di Hamsik e Zielinski. Un difensore veloce (il brasiliano Adriano) sulla corsia sinistra dei tre a sostegno dell’unica punta (Aboubakar). Difesa serrata passando dal 4-2-3-1 al 4-5-1.

Il Napoli è partito di slancio trascinato da Mertens, vero centravanti e non “falso nueve”. Gli azzurri sembravano ispirati. Notevoli la velocità e l’aggressività.

Mertens subito al tiro (3’ alto, 5’ parato). Hamsik spingeva, Zielinski ero lo stantuffo di destra. Sembrava un match in pugno al Napoli.

Ma la serata doveva riservare tante sorprese che hanno confuso la squadra di Sarri che schierava altre novità: Maggio per Hysaj, Chiriches per Maksimovic, Zielinski per Allan.

Mentre il Napoli sembrava volesse spaccare il mondo e il Besiktas, erano i turchi ad andare in vantaggio.

Koulibaly non si opponeva al cross di Quaresma e Maggio non copriva l’inserimento in area di Adriano, suo avversario diretto, che batteva Reina (12’).

Cominciavano gli errori difensivi. Ghoulam andava in difficoltà contro Quaresma, il portoghese di talento. Sull’altra fascia, Maggio non reggeva la velocità di Adriano.

Tardava ad entrare in partita Jorginho. Il Napoli barcollava, colpito a sorpresa.

La reazione c’è stata, il bersaglio veniva sfiorato da Zielinski (19’) e Mertens (28’).

Dai e dai, il Napoli acciuffava il pareggio con Mertens che realizzava con un tocco sotto misura sul cross basso di Callejon (30’).

Ora, il Napoli poteva respirare e puntare al successo. Ma, com’era già accaduto contro il Benfica, uno sciagurato retropassaggio di Jorginho consegnava la palla ad Aboubakar che riportava avanti il Besiktas (38’).

Reina non era impeccabile nel chiudere lo “specchio” al camerunese.

Di nuovo partita in salita. Ma c’erano ancora speranze di rimettere a posto il risultato. La speranza era più che concreta quando il portiere Fabricio travolgeva Mertens e l’arbitro russo assegnava il rigore. Ma Insigne si faceva parare il tiro dal dischetto (50’).

L’errore causava un nuovo disorientamento tra le file azzurre. Ora il match era veramente in pericolo.

Il Besiktas difendeva con intensità, ma era pronto a sgusciare verso l’area di Reina costretto a uscire disperatamente di piede fuori area contro Quaresma cui un retropassaggio corto di Maggio (appoggio di testa) regalava al portoghese una palla-gol insperata (62’).

Il Napoli entrava in confusione, avvilito dagli episodi contrari. La difesa ballava, il centrocampo (Jorginho fuori partita) vacillava, l’attacco effervescente entrava in crisi.

Pure un secondo rigore rimetteva in linea la squadra azzurra. Stavolta era Erkin a far fallo su Mertens (non proprio lampante il penalty) e Gabbiadini, rimesso in campo al posto di Insigne (65’), di sinistro spiazzava il portiere turco per il nuovo pareggio (69’).

Ringalluzzito, il Napoli cercava di vincere la partita ed era ancora Mertens il più pericoloso.

Entravano Diawara, al debutto, per Jorginho (70’), poi Allan per Zielinski (82’).

Ma era serata tutta storta. Aboubakar sbucava in offside su una punizione pennellata da sinistra e insaccava con Reina fermo tra i pali (86’).

Sentenza amara. Ora tocca vedere che cosa succederà in campionato col Napoli al quarto posto, superato da Roma e Milan e assediato da Lazio e Torino.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (82’ Allan), Jorginho (70’ Diawara), Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne (65’ Gabbiadini).

BESIKTAS (4-2-3-1): Fabricio; Beck, Marcelo, Tosic, Erkin; Huysal (89’ Talisca), Hutchinson; Quaresma, Arlsan (75’ Tosun), Adriano (70’ Inler); Aboubakar.


ARBITRO: Karasev (Russia).

RETI: 12’ Adriano, 30’ Mertens, 38’ Aboubakar, 69’ Gabbiadini rigore, 86’ Aboubakar.


CHAMPIONS LEAGUE. Girone B
Napoli-Besiktas 2-3
Dinamo Kiev-Benfica 0-2.

CLASSIFICA
6 Napoli (8-6); 5 Besiktas (5-4); 4 Benfica (5-5); 1 Dinamo Kiev (2-5).

PROSSIMO TURNO
Martedì 1 novembre:
Besiktas-Napoli, Benfica-Dinamo Kiev.
20/10/2016
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