Calcio
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Vince una generosa Irlanda Europei 2016.
di Mimmo Carratelli
L’Irlanda doveva solo vincere per assicurarsi il passaggio agli ottavi in questi Europei che si giocano in Francia. E l’Irlanda ha vinto (1-0) contro un’Italia rivoluzionata da Conte: otto novità per risparmiare i migliori contro la Spagna lunedì.

A Lilla, una partitaccia dell’Italia-bis. Fuori Buffon, Chiellini, Candreva, De Rossi, Parolo, Giaccherini, Pellè, Eder.

I sostituti sono naufragati contro gli irlandesi più motivati, forti fisicamente, coraggiosi al punto che, per vincere la partita, non hanno esitato a giocare con i due centrali, Duffy e Keogh, uno contro uno con le due punte azzurre (Immobile e Zaza), per avere più uomini dalla trequarti in su.

Sono dilagati con palloni lunghi, saltando il mediocre centrocampo italiano, insistendo a sfondare sulla fasce con Hendrick e McLean a sinistra, con le discese del terzino Coleman a destra (travolto De Sciglio).

Pallone ben governato, poi, da Murphy, Long e dal mobilissimo Brady.

L’Irlanda ha attaccato sin dai primi minuti. È partita ventre a terra al fischio dell’arbitro romeno Hategan che ha dispensato due grandi favori all’Italia.

Ha negato un rigore agli irlandesi (44’ sullo 0-0 con Bernardeschi che abbatteva McLean nell’area azzurra). Ha risparmiato due volte il “giallo” a Bonucci che era diffidato: fosse stato ammonito, avrebbe saltato l’ottavo di finale contro la Spagna.

L’Italia si è abbassata subito sotto la spinta dell’Irlanda però senza l’organizzazione difensiva solita. Troppe sostituzioni.

Il primo tiro degli azzurri si è registrato al 43’: una rapida girata a lato di Immobile.
E non è che, ripartendo a fatica, l’Italia abbia poi mirato molto la porta di Darren Randolph. Nel secondo tempo l’ha sfiorata Zaza (53’).

Difesa in affanno sotto i lunghi palloni degli irlandesi, centrocampo senza bussola, nessuno dalle retrovie capace di innescare le punte (neanche Bonucci che ha fatto un paio di lanci fuori misura).

Si è giocato su un campo di patate. Ma la tecnica vince sempre. Quando è entrato Insigne con grande personalità, c’è stata la scossa.

L’esterno del Napoli entrava al posto di Immobile (74’) e, tre minuti dopo, si impossessava della palla, si accentrava evitando l’entrata di Duffy e stampava il pallone sul palo sinistro di Randolph (77’).

L’azione di Insigne ha ricordato, con minore fortuna, quella con cui Eder andò in gol per l’1-0 contro la Svezia.

Ma il palo non scuoteva l’Italia che, sulla prodezza di Insigne, si afflosciava continuando a subire la pressione degli irlandesi e capitolando nel finale quando Brady di testa anticipava Sirigu sul cross di McGeady che scavalcava Bonucci (85’).

Vittoria meritatissima degli irlandesi che, pur privi di tecnica, se si esclude qualche giocatore come Brady e McLean, hanno dato tutto per l’intero match, mettendo sotto l’Italia col loro ardore e la voglia grande di qualificarsi per gli ottavi.

Con la nazionale rivoluzionata non c’è stata più traccia degli occhi di tigre, del fuoco dentro, della compattezza e della irriducibilità, le virtù che Conte si è sempre vantato di avere trasmesso a tutta la “rosa”.

L’Italia ha prodotto uno sterile possesso-palla (52 per cento), ha tirato in porta una sola volta (il palo), due volte fuori contro le dieci conclusioni degli irlandesi, quattro nello specchio.

Sono naufragati Bernardeschi e De Sciglio. Si è salvato Barzagli, se l’è cavata alla meglio Ogbonna.

Nel centrocampo senza genio e senza forza Sturaro ha fatto niente, Florenzi ha tentato qualche apertura di prima, Thiago Motta si è mosso senza mai trovare la posizione più opportuna.

Sono venute meno molte certezze perché, se è vero che ha giocato la nazionale-due, di fronte non aveva certo un avversario insuperabile e di statura.

Gli irlandesi ci hanno messo solo il cuore, l’orgoglio, la voglia disperata di non uscire dagli Europei e hanno polverizzato un’Italia inerme, affannata e disorientata, tutta tesa solo a difendere (male).

Sul piano tecnico, anche con i rincalzi, la nazionale “giovane” di Conte partiva nettamente in vantaggio sugli irlandesi.

Ma il 3-5-2, quando non è bene interpretato e l’avversario pressa e assalta, diventa una tattica morta dando campo e iniziativa all’avversario senza la capacità di replicare e punirlo.

Onore all’Irlanda.


ITALIA (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Bernardeschi (60’ Darmian), Florenzi, Thiago Motta, Sturaro, De Sciglio (81’ El Shaarawy); Immobile (74’ Insigne), Zaza.

IRLANDA (4-4-1-1): Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, McCarthy, McLean, Brady; Murphy; Long.

ARBITRO: Hategan (Romania)

RETI: 85’ Brady.


EUROPEI 2016
Gruppo A: Francia-Romania 2-1, Albania-Svizzera 0-1, Francia-Albania 2-0, Romania-Svizzera 1-1, Romania-Albania 0-1, Francia-Svizzera 0-0.
Classifica: 7 Francia (4-1), 5 Svizzera (2-1), 3 Albania (1-3), 1 Romania (2-4).

Gruppo B: Galles-Slovacchia 1-0, Inghilterra-Russia 1-1, Slovacchia-Russia 2-1, Inghilterra-Galles 2-1, Russia-Galles 0-3, Inghilterra-Slovacchia 0-0.
Classifica: 6 Galles (6-3), 5 Inghilterra (3-2), 4 Slovacchia (3-3), 1 Russia (2-6).

Gruppo C: Germania-Ucraina 2-0, Polonia-Irlanda del Nord 1-0, Irlanda del Nord-Ucraina 2-0, Germania-Polonia 0-0, Ucraina-Polonia 0-1, Germania-Irlanda del Nord 1-0.
Classifica: 7 Germania (3-0), 7 Polonia (2-0), 3 Irlanda del Nord (2-2), 0 Ucraina (0-5).

Gruppo D: Turchia-Croazia 0-1, Spagna-Repubblica Ceca 1-0, Croazia-Repubblica Ceca 2-2, Spagna-Turchia 3-0, Repubblica Ceca-Turchia 0-2, Spagna-Croazia 1-2.
Classifica: 7 Croazia (5-3), 6 Spagna (5-2), 3 Turchia (2-4), 1 Repubblica Ceca (2-5).

Gruppo E: Belgio-Italia 2-0, Irlanda-Svezia 1-1, Italia-Svezia 1-0, Belgio-Irlanda 3-0, Italia-Irlanda 0-1, Belgio-Svezia 1-0.
Classifica: 6 Italia (3-1), 6 Belgio (4-2), 4 Irlanda (2-4), 1 Svezia (1-3).

Gruppo F: Austria-Ungheria 0-2, Portogallo-Islanda1-1, Islanda-Ungheria 1-1, Portogallo-Austria 0-0, Islanda-Austria 2-1, Portogallo-Ungheria 3-3.
Classifica: 5 Ungheria (6-4), 5 Islanda (4-3), 3 Portogallo (4-4), 1 Austria (1-4).

Passano le prime due di ogni girone e le quattro migliori terze.

OTTAVI DI FINALE:
Italia-Spagna, lunedì 27 a Parigi

Polonia-Svizzera
Inghilterra-Islanda
Belgio-Ungheria
Portogallo-Croazia
Francia-Irlanda
Galles-Irlanda del Nord
Germania-Slovacchia


23/6/2016
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