Calcio
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Il Napoli disintegra il Milan a San Siro
di Mino Rossi
Grande prova d’orchestra del Napoli alla Scala del calcio. La squadra di Sarri polverizza il Milan (4-0) nella sfida che valeva il “colpo di reni” per puntare ai quartieri alti lasciando il centro-classifica. Rimane giù il Milan, vola il Napoli.

Sarri ha preparato molto bene la partita puntando ad attaccare il Milan sulle fasce esterne.

A sinistra le discese di Ghoulam, il gioco “cucito” da Hamsik, la grande serata di Insigne dopo una avvio incerto.

A destra (in ombra Callejon) grande spinta di Allan e accorto appoggio di Hysaj.

Jorginho è rimasto arretrato per proteggere la difesa mentre la squadra si proponeva in profondità.

Il Napoli è stato superiore in ogni zona del campo. Si temeva la prevalenza a centrocampo della cavalleria milanista (Kucka, Montolivo, Bertolacci, Bonaventura).

Il grande pressing di Allan (che poi si sganciava in attacco), la regia arretrata di Jorginho, le coperture di Hamsik su Kucka e su Montolivo, la difesa alta hanno cancellato la temuta supremazia rossonera nel cuore del gioco anche perché i due difensori esterni azzurri rinforzavano la zona sugli esterni.

Il Napoli ha avuto più voglia, determinazione, attenzione, coraggio e iniziativa.

Il Milan è crollato col passare del tempo, subito aggredito e preso in velocità. Non aveva Romagnoli (squalificato) e Balotelli (indisponibile). Ma aveva, tutto sommato, la formazione migliore col costoso tandem d’attacco, Bacca e Luiz Adriano, che ha trovato però una inesorabile opposizione nella difesa azzurra.

Albiol e Koulibaly hanno cancellato Bacca e Luiz Adriano che si scambiavano inutilmente di ruolo.

Il Milan non aveva idee, arrancava, sempre secondo sulla palla, incerto, senza un playmaker pur schierandone due di levatura, Montolivo e Bonaventura.

Ma era più bravo il Napoli in ogni circostanza e, ormai, una macchina da gol, 18 reti nelle ultime sei partite, comprese le due europee.

Il Napoli aveva vinto a Varsavia con sette cambi, ha stravinto a Milano con l’orchestra al completo. Il Milan ha tentato qualche tiro dalla distanza all’inizio, poi è stato preso di infilata dal Napoli.

Hamsik, su una respinta maldestra di Zapata, lanciava Insigne che traversava immediatamente a destra dove già galoppava Allan che stavolta, di fronte al portiere, non sbagliava (13’) portando in vantaggio il Napoli.

Aveva sbagliato tre volte a Varsavia davanti al portiere del Legia. Ha infilato Diego Lopez con sicurezza.

Il Milan ha retto un tempo, però mai impensierendo Reina. Finivano fuori bersaglio le conclusioni di Higuain (17’, 31’, 40’).

Il Pipita si muoveva a tutto campo. Nella prima occasione, aggancio spettacolare, fuga e tiro parato. Nella seconda, il diagonale finiva di poco oltre il palo lontano. Nella terza, geniale colpo di tacco sotto porta deviato in corner da Zapata.

Quello che il Napoli non raccoglieva nel primo tempo, raccoglieva a josa nella ripresa. Il raddoppio era immediato dopo l’intervallo.

L’assist di Higuain portava alla conclusione Insigne che non falliva il tiro a giro, pur pressato (48’).

Ora il Napoli era più sicuro di avere partita vinta non avendo permesso al Milan di riorganizzarsi dopo l’intervallo.

Reina bloccava in volo un colpo di testa di Ely (59’), ma era più una parata-spettacolo che un grande intervento.

Il Milan non arrivava più al tiro, mentre il Napoli dilagava nella metà campo rossonera.

Callejon sprecava il gol sul lancio di Insigne (61’). E il Napoli faceva tris. Higuain guadagnava una punizione dai venti metri per fallo di Ely e Insigne pennellava in porta il calcio piazzato con la sua traiettoria ad arcobaleno (67’).

Sarri faceva cambi per risparmiare energie (73’). Mertens per Insigne (un assist-gol e una doppietta), David Lopez per Hamsik. Mihajlovic aveva sostituito Bertolacci (pagato 20 milioni) con Cerci senza ottenere nulla (56’).

Napoli sempre sicuro, in palla, in grande controllo della partita. Continuavano le discese di Ghoulam e, sull’ennesimo cross, Ely per precedere Higuain sotto porta, deviava in rete (77’). Il Milan non prendeva quattro gol in casa da sei anni.

Reina bloccava una punizione di Bonaventura (88’) e la sfida consegnava il Napoli a una serata di felicità, in serie positiva da otto partite, compresa l’Europa League: cinque vittorie, tre pareggi.

Sul miglioramento della fase difensiva, un dato eloquente: un gol preso nelle ultime sei partite (due europee).

Si va alla nuova sosta per gli impegni della nazionale (Insigne convocato da Conte) col Napoli al quinto posto alla pari con Sassuolo e Chievo, sei punti dalla Fiorentina capolista, che alla ripresa del campionato giocherà al San Paolo, quattro punti dall’Inter seconda, tre punti dalla Lazio, due dalla Roma.


NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (73’ David Lopez); Callejon, Higuain (79’ Gabbiadini), Insigne (73’ Mertens).

MILAN (4-3-1-2): Diego Lopez; De Sciglio, Zapata, Ely, Antonelli; Kucka (83’ Poli), Montolivo, Bertolacci (56’ Cerci); Bonaventura; Bacca, Luiz Adriano.

ARBITRO: Rizzoli (Bologna).

RETI: 13’ Allan, 48’ e 67’ Insigne, 77’ autogol Ely.

SERIE A – 7ª GIORNATA
Carpi-Torino 2-1, Chievo-Verona 1-1, Empoli-Sassuolo 1-0, Palermo-Roma 2-4, Sampdoria-Inter 1-1, Udinese-Genoa 1-1, Juventus-Bologna 3-1, Lazio-Frosinone 2-0, Fiorentina-Atalanta 3-0, Milan-Napoli 0-4.

CLASSIFICA:
Fiorentina 18; Inter 16; Lazio 15; Roma 14; Torino 13; Napoli, Chievo, Sassuolo 12; Atalanta e Sampdoria 11; Milan 9; Juventus 8; Palermo, Genoa, Udinese, Empoli 7; Carpi 5; Verona e Frosinone 4; Bologna 3.

PROSSIMO TURNO
Sabato 17:
Roma-Empoli, Torino-Milan
Domenica 18: Bologna-Palermo, Atalanta-Carpi, Frosinone-Sampdoria, Genoa-Chievo, Napoli-Fiorentina, Sassuolo-Lazio, Verona-Udinese, Inter-Juventus (20,45).
5/10/2015
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