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Il Sassuolo sorpassa il Napoli
di Mino Rossi
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A Reggio Emilia, il campo del Sassuolo, il Napoli dura venti minuti.
Va in vantaggio fulmineo con Hamsik (3’ conclusione sotto porta sulla respinta corta di Cannavaro), subisce poi il sorpasso degli emiliani, più pronti per il campionato, più squadra, più brillanti.
Sarri debutta con una sconfitta. Benitez aveva vinto entrambe le trasferte col Sassuolo negli ultimi due anni. Sarri, a Reggio Emilia, anche con l’Empoli non ha mai piegato la formazione di Di Francesco. Una sconfitta in serie A (1-3), un pareggio in B (1-1). Ma ci tornava col Napoli. La vittoria era attesa per acquistare entusiasmo e fiducia.
Il Napoli ha giocato un buon inizio sostenuto dalle iniziative di Hamsik più che dai suggerimenti di Insigne e Valdifiori, il trequartista e il regista arretrato che dovrebbero ispirare la squadra.
Sarri comincia con David Lopez al posto di Allan. È la prima sorpresa della serata. Per la squalifica di Ghoulam c’è Hysaj a sinistra con Maggio a destra.
L’inizio è promettente. Difesa alta, squadra corta, buon palleggio. Il Sassuolo risponde a sprazzi ed è sempre agile ad uscire dalla fase difensiva.
Mertens si accentra, per sfuggire alla marcatura di Vrsaljko, e Insigne deve allargarsi a sinistra. Salta così il fronte offensivo. Perché Mertens non la spunta mai e Insigne non trova la giocata ispirata.
Il Napoli attacca per vie centrali, dove è più difficile penetrare, perché sulle fasce l’apporto di Maggio e Hysaj, nelle proiezioni offensive, è insignificante. Hysaj sbaglia i cross alla pari di Maggio.
C’è anche poco Higuain che non riceve palloni utili, ma sembra fuori fase, stanco, non scatta, non detta il passaggio, non assalta la difesa. Sul Pipita hanno la meglio i centrali del Sassuolo, Cannavaro e Acerbi.
Su Insigne gioca in marcatura Magnanelli che ha il fisico per contenere il piccolo azzurro. Missiroli soffre su Hamsik che poi lascia alla marcatura di Vrasaljko per sostenere sulla destra gli attacchi del Ssassuolo.
Si moltiplicano sulla fascia le combinazioni fra Missiroli e Vrsaljko che viene avanti sempre più spesso, mai contrastato da Mertens.
Il Sassuolo prende quota e le tre punte (4-3-3) sono mobilissime, rientrano e attaccano, cambiano le posizioni. La difesa azzurra perde man mano sicurezza. Maggio (contro Floro Flores) e Hysaj (contro Berardi) soffrono sulle corsie. Al centro Defrel imbarazza Chiriches e trova qualche ostacolo in Albiol.
Il Sassuolo è una formazione già collaudata con due soli innesti (Duncan a centrocampo e l’attaccante francese Defrel giunto dal Cesena), ha più gamba del Napoli, è già in forma-campionato come s’era visto nel trofeo Tim.
Il Napoli non è ancora pronto. Si sfilaccia alla distanza, non ha una fisionomia precisa. Sarri, ancora incerto sulla difesa, puntava molto sul potenziale offensivo per vincere la partita (appena tre tiri, serata tranquilla per Consigli).
Neanche gli innesti di Gabbiadini e Callejon lo hanno aiutato. Callejon nel finale ha fallito il suo famoso tiro per il pareggio (88’ sul secondo lancio di El Kaddouri subentrato a Insigne al 79’).
Il Sassuolo ha finito col prendere il sopravvento ed è andato a segno con la difesa azzurra scoperta. Il lancio di Berardi per Floro Flores trovava il napoletano tutto solo davanti a Reina: controllo di petto e gol (32’).
Dal pareggio in poi il Napoli perdeva sicurezza, distanze, precisione pur tornando a galla nella ripresa dopo che Reina, col tacco, aveva negato a Defrel il raddoppio alla fine del primo tempo (40’).
Ma la riscossa del Napoli era pura illusione. Il Sassuolo sapeva chiudersi molto bene e schizzare in contropiede con grande baldanza.
Sembrava, comunque, una partita in equilibrio col Napoli che poteva portare a casa almeno il pareggio. Le sostituzioni di Sarri non avevano effetto (62’ Gabbiadini per Higuain, 73’ El Kaddouri per Insigne, 79’ Callejon per Mertens).
Squadra stanca e ormai disunita che cercava il risultato con iniziative personali.
A centrocampo, Vadifiori ha dovuto dedicarsi più a fare filtro, spesso solo davanti alla difesa, che a lanciare l’attacco. Pochi i suggerimenti in profondità. David Lopez e Hamsik sono due mezz’ali, non due mediani, e non si capisce come Sarri abbia rinunciato ad Allan per rinforzare il centrocampo dove il Napoli si è liquefatto.
Il Sassuolo cambiava tutte e tre le punte (62’ Politano per Berardi infortunato, 73’ Sansone per Floro Flores, 82’ Falcinelli per Defrel).
E proprio i nuovi entrati confezionavano la vittoria. Sansone andava a segno sul cross di Falcinelli (84’). Napoli battuto alla prima di campionato. Non succedeva da cinque anni.
NAPOLI (4-3-1-2): Reina; Maggio, Albiol, Chiriches, Hysaj; Allan, Valdifiori, Hamsik; Insigne (73’ El Kaddouri); Higuain (62’ Gabbiaidni), Mertens (79’ Callejon).
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko,Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi (62’ Politano), Defrel (82’ Falcinelli), Floro Flores (73’ Sansone).
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 3’ Hamsik, 32’ Floro Flores, 84’ Sansone.
SERIE A – Prima giornata
Verona-Roma 1-1, Lazio-Bologna 2-1, Juventus-Udinese 0-1, Empoli-Chievo 1-3, Fiorentina-Milan 2-0, Frosinone-Torino 1-2, Inter-Atalanta 1-0, Palermo-Genoa 1-0, Sampdoria-Carpi 5-2, Sassuolo-Napoli 2-1.
CLASSIFICA Sampdoria, Chievo, Fiorentina, Udinese, Inter, Palermo, Lazio, Torino, Sassuolo 3; Verona e Roma 1; Carpi, Empoli, Milan, Bologna, Frosinone, Juventus, Atalanta, Genoa, Napoli 0.