Pallanuoto
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Sabato 28 alla Scandone
primo incontro di finale di Euro Cup
di Adriano Cisternino
“Champagne, per brindare a un incontro....” La voce dal vivo di Peppino di Capri, gran tifoso di pallanuoto, ha concluso la conferenza stampa di presentazione della prima finale “stracittadina” di Euro Cup fra Posillipo e Acquachiara, in programma sabato sera (ore 19,30, diretta su Raisport2) alla Piscina Scandone.

Affollatissimo il salone dei trofei del Circolo di Mergellina. Giornalisti, soci, addetti ai lavori e tifosi sono venuti a cogliere i primi umori di questa sfida-evento, novità assoluta nella storia della pallanuoto e dello sport italiano.

Gli onori di casa stavolta toccavano al Posillipo, presente con i suoi dirigenti, a cominciare dal presidente Bruno Caiazzo e l'allenatore Mauro Occhiello ed il capitano Valentino Gallo.

Il C.N Posillipo giocherá la sua finale per sostenere chi lotta contro una malattia genetica. In particolare la Walk of Life di Telethon e il piccolo Nicolò affetto da SMA, "Bimbo Telethon" e protagonista dell'immagine ufficiale della finale di andata insieme al capitano rossoverde Valentino Gallo.

Ma c'erano anche quelli dell''Acquachiara, da Franco Porzio, presidente onorario, a Paolo De Crescenzo, allenatore, Mino Cacace, direttore tecnico, e Amaurys Perez, 39 anni e ancora tanta voglia di giocare, a testimoniare che, come ha detto lo stesso Porzio: “Non m'importa chi vincerà perchè Napoli e la pallanuoto hanno già vinto”.

Una una mezza bugia e una grande verità perchè per la prima volta in Italia (e la seconda in Europa) due squadre cittadine si affrontano per una finale europea. L'unico precedente infatti riguarda Ferencvaros e Ujpest, due squadre di Budapest, che nel 1997 si affrontarono per la Coppa Len. E vinse l'Ujpest.

Ma la grande verità, sottolineata da Porzio, è che Napoli ha già vinto perchè l'Acquachiara rappresenta di fatto la continuazione del Posillipo, perchè è stata fondata da Franco e Pino Porzio, ex-posillipini, è allenata da Paolo De Crescenzo, che alla guida del Posillipo ha vinto di tutto e di più, perchè si avvale dell'opera di un dirigente come Massimo Pezzuti, ex-posillipino anche lui, e di giocatori ex-rossoverdi, a cominciare da Perez.

Storicamente, è sempre stato così nella pallanuoto napoletana perchè, in fondo, in principio vinceva la Rari Nantes, e poi con una costola della Rari (leggi Gildo Arena) ha vinto la Canottieri, e attraverso Rari e Canottieri (leggi Mino Marsili e Paolo de Crescenzo) ha imparato a vincere il Posillipo.

Per cui, ha concluso Franco Porzio, “...questo evento è la vittoria di tutta la pallanuoto napoletana perchè niente si inventa, ma è una scuola, tradizione, una cultura che viene da lontano e perciò vince”.

Al tavolo della conferenza, moderata da Francesco De Luca, capo della redazione sportiva de “Il Mattino”, anche Francesco Postiglione, ex-gloria posillipina, vice-presidente della Fin e commentatore Rai, l'assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, e Francesco Lettieri della Fondazione Telethon, cui sarà devoluto l'incasso della serata (costo del biglietto 5 euro).

Non a caso testimonial dell'evento è il piccolo Nicolò, presente in carrozzina assistito dai genitori.

Significativa anche l'osservazione di Paolo De Crescenzo che naturalmente ha dribblato (come il collega Mauro Occhiello) ogni forma di previsione tecnica per sottolineare non senza una punta di polemica che questo derby europeo tutto napoletano “...è la vittoria dell'altro sport, quello dei valori..., perchè il business, d'accordo, ma ci sono innanzitutto i valori da insegnare ai giovani”.

Pronostici naturalmente nessuno ha voluto azzardarne, perchè – si sa – un derby è sempre un derby e se Paolo De Crescenzo vanta già l’esperienza di due derby-finali-scudetto vissute in panchina (Posillipo-Canottieri, 1985 e 1988) entrambe vinte (“la prima volta – ha ricordato – nella Canottieri giocava mio fratello Massimo”), Mauro Occhiello mette sulla bilancia l'orgoglio, l'entusiasmo della sua prima finale e la fame di vittorie.

Né ci si può fidare della attuale classifica del campionato che vede l'Acquachiara davanti al Posillipo perchè i rossoverdi, dopo una falsa partenza, hanno cambiato panchina ed anche marcia e quindi sono in fase di recupero.

Insomma, una finale-derby tutta da vivere e da scoprire: sabato alla “Scandone” il primo atto, l'11 aprile il secondo e decisivo: la somma dei due risultati designerà chi alzerà l'ambito trofeo.

Foto di Aldo Cuomo  





26/3/2015
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