Calcio
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Gabbiadini entra troppo tardi
di Mimmo Carratelli
ANDUJAR 6,5 – Niente da fare sul gol, colpo di testa ravvicinato in mezza mischia. Confermato titolare in campionato. C’è sul primo tentativo di Quagliarella (10’). Reattivo nell’evitare il corner sulla deviazione di Callejon. Gran lancio ad Higuain preceduto da Padelli. Annulla di pugni una gran punizione di Bovo.

MAGGIO 4,5 – Impegnatissimo contro Darmian che ha più corsa e grinta. Quando prende il sopravvento si perde come al solito in avanti. Il passaggetto indietro e il cross tentato, non riuscito. Pure, aveva iniziato spingendosi verso l’area granata saltando due avversari, poi messo giù da Darmian. Un buon recupero su Martinez alla fine del primo tempo. Partita tutto sommata confusa. Esce nel finale.

ZAPATA s.v. – Entra per Maggio all’82’ ma il Torino è chiuso a doppia mandata e neanche la sua fisicità può farcela. Di forza, sprinta a destra, ma nessuno raccoglie in area il suo cross basso.

ALBIOL 5 – Partita confusa, impegnato da Quagliarella. Attaccante aggiunto nella ripresa, conclude fuori dopo uno scambio con Higuain. Col passare dei minuti, la stanchezza gli toglie lucidità. I passaggi non vanno più a segno.

KOULIBALY 4
– È vero, il gol non è tutta colpa sua, ma proprio dal suo retropassaggio da settanta metri in corner nasce la rete vincente del Torino. In ogni caso, partita al di sotto del solito rendimento.

STRINIC 4 – Per la seconda volta delude. Continuamente saltato nel primo tempo da Bruno Peres, una finta ala brasiliana molto veloce e di buon tecnica. È la falla che il Napoli apre sulla sinistra. Preoccupato dall’avversario, sbaglia tutti gli appoggi quando avanza. Una velleitaria conclusione alla stelle. Col Napoli che, nel secondo tempo, attacca, Bruno Peres retrocesso nella difesa a cinque di Ventura non gli dà mai via libera.

GARGANO 5 – Non il solito guerriero. Ventura piazza nel centrocampo granata due mezzali, El Kaddouri e Farnerud, e i mediani azzurri vanno in difficoltà. Corre di qua e di là, ma i contrasti gli riescono poco per la superiore tecnica dei due avversari che marca a turno con David Lopez. Esce nella ripresa.

INLER 4,5 – Sostituisce Gargano al 73’ e rimane intrappolato nella ragnatela difensiva del Torino. Non ne cava mai un passaggio, una giocata incisiva, niente.

DAVID LOPEZ 4 – Inconsistente. S’è detto delle due mezzali del Toro. Sia lui che Gargano perdono il confronto.

CALLEJON 4,5 – Ormai è chiaro. I compiti di copertura lo hanno sfiancato, in attacco non è più lui. Contro il Torino deve proteggere, con Maggio, la fascia dove spingono Darmian e Moretti. Sbaglia anche i cross, ma è vero che il Torino fa una bella ammucchiata in area e non ci sono azzurri capaci di svettare di testa. Due conclusioni fuori bersaglio, ma non proprio alla sua maniera.

HAMSIK 4 – Un solo prodigio, il tiro dalla distanza diretto all’incrocio destro di Padelli che fila di poco fuori. Poi i soliti passaggi indietro senza mai trascinare la squadra in contrattacco. Impreciso, perde anche più di un pallone nella metà campo granata. Duetta poco con Higuain, confuso in una partita incolore. Si stizzisce per la sostituzione.

GABBIADINI 6,5 – Entra per Hamsik (62’) e dà subito verve all’attacco. Conquista due corner, batte magistralmente una punizione dal limite, ma coglie il palo. Sfiora il gol del pareggio nel recupero. È sempre “vivo”, in movimento. Trova scarsa collaborazione dai compagni ai quali indica inutilmente di proporsi quando lui ha la palla.

DE GUZMAN 6 – Il meno peggiore tra gli azzurri. Va subito al tiro e si ripete verso la fine del primo tempo. Concede troppa libertà a Bovo, ma è che deve preoccuparsi di raddoppiare su Bruno Peres contro cui Strinic è in difficoltà. Cerca Higuain con un bel cross, ma il Pipita gira clamorosamente alto.

HIGUAIN 5 – Resta spesso isolato in avanti e quando, nella ripresa, il Napoli si riversa in attacco è circondato dai difensori del Torino. Glik (1,90) non gli lascia un pallone e andrà anche a segnare. Scocca il primo tiro nella ripresa (47’ respinta a pugni di Padelli). Poi la girata alta sul cross di De Guzman. L’unico, vero passaggio pulito è il gran lancio di Andujar, ma il Pipita è preceduto di testa da Padelli. Scomparsa la furia delle ultime partite che ne avevano fatto il condottiero azzurro.

BENITEZ 5 – Aveva la formazione più “fresca” rispetto al Torino, dopo gli impegni di giovedì in Europa League, ma rimane intrappolato nel 3-5-2 e 5-3-2 diventato anche 5-4-1 di Venura.
Le condizioni fisiche e di forma di Callejon avrebbero suggerito l’impiego di Gabbiadini in partenza (questo, col senno di poi, è chiaro). Poi tarda a inserire Manolo.
Ripresenta Strinic di nuovo deludente. Forse, con Ghoulam (in panchina) il Napoli avrebbe sofferto meno sulla fascia sinistra. Conferma Andujar in campionato.
L’attacco azzurro nella ripresa è confusionario e schierare più attaccanti, anche Zapata, contro una difesa chiusissima non serve. È anche vero che nessuno del Napoli tira dalla distanza quando l’area avversaria è fitta di giocatori. Ci dovrebbe pensare Inler (sì, domani). Ma poi non è colpa sua se i due mediani vanno a vuoto su El Kaddouri e Farnerud. Un brutto Napoli.
2/3/2015
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