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Napoli-Roma, confronto apertissimo
di Mimmo Carratelli
La partitissima che vale un campionato, si diceva una volta, ed ecco Napoli-Roma con gli azzurri in ripresa e i giallorossi in aperto duello al vertice con la Juventus, la Roma sette punti avanti al Napoli che non sembrano più una enormità per la riscossa della squadra di Benitez in serie positiva da sei giornate.

Comprese la qualità tecnica in campo e la rivalità tradizionale, ci sono tutti gli ingredienti per uno spettacolo d’alto livello. 

Quel posto vuoto in curva B, il posto di Ciro Esposito, ucciso nell’agguato romano al Ponte Milvio, pretende una gara corretta, leale, nel rispetto delle regole e dell’avversario, senza trucchi e magagne, simulazioni e falli cattivi.

Non ci saranno tifosi romanisti sugli spalti. La gara, anticipata alle ore 15 per motivi di ordine pubblico, è blindatissima da mille uomini del servizio d’ordine.

La Roma è arrivata in aereo e vorrà volare alta anche sul San Paolo. Tocca al Napoli riportarla a terra.

Giocano le formazioni migliori e alcune assenze nella Roma (Maicon, Castan) saranno ben coperte dai sostituti, Torosidis che ha eguale aggressività se non la stessa fisicità di Maicon sulla fascia destra e Holebas a sinistra (meglio di Ashley Cole).

La Roma sfodera il miglior centrocampo del campionato con Pjanic, De Rossi e Nainggolan, supportati da Totti, “falso nueve”, che rientra per lanciare al volo sulle fasce Gervinho a destra e Florenzi a sinistra (4-3-3).

Il match del Napoli sta nella augurabile capacità della difesa a frenare la corsa di Gervinho e quella di Florenzi, due esterni veloci e pronti nella battuta a rete, soprattutto Florenzi anche da fuori area.

Soffocare in qualche modo Totti (David Lopez?) sarà essenziale perché il romanista più romanista di tutti fa girare la squadra, torna a prendere palla e scatena l’attacco con tocchi volanti.

Ma sarà molto impegnativo il centrocampo contro i meccanismi perfetti della Roma e la capacità di De Rossi di proteggere la difesa e sostenere l’attacco col disimpegno immediato a Totti o a uno dei due centrocampisti che allungano. In ogni zona del campo bisognerà giocare e lottare al massimo.

Sembra, a prima vista, una partita in cui il superiore possesso-palla della Roma costringerà il Napoli sulla difensiva favorendone però le “ripartenze” che avrebbero in Callejon e Insigne, e in Hamsik che fa il pendolo tra le linee, le armi efficaci per impegnare la difesa romanista con la ricerca della palla utile per Higuain.

Ma proprio il prevedibile possesso-palla della Roma va smantellato con un pressing alto e continuo in cui dovranno sacrificarsi gli esterni azzurri, Marek e il Pipita.

Guai a rimanere fermi per ricevere palla tra i piedi. Ci vorrà molto movimento e ci vorrà grande determinazione per intralciare i meccanismi collaudati della squadra di Garcia.

Poi vedremo quanto “rispetto” avrà la Roma, battuta sinora solo dalla Juventus, nei confronti di un Napoli che, se in giornata, potrebbe metterla in difficoltà. Ma non è squadra disposta ad attendere e subire a meno che un super Napoli non ce la costringa.

Pur facendo molta attenzione alla fase difensiva, evitando i soliti errori, il Napoli dovrà cercare di pareggiare almeno il possesso-palla per non subire la pressione giallorossa. Molti duelli individuali potrebbero risultare decisivi, Maggio contro Florenzi, Ghoulam contro Gervinho con i raddoppi di Callejon e Insigne.

E serve un super-Inler a centrocampo dove la Roma minaccia di giocare in superiorità numerica e a fare quindi la gara. Il Napoli non ha la mentalità e l’organizzazione delle formazioni “provinciali” per braccare i giallorossi in ogni zona del campo.

Partita apertissima che sfugge ad ogni pronostico.

Nell’era De Laurentiis, la Roma è stata tre volte corsara al San Paolo, ma ha perso le due ultime apparizioni, abbattuta da un colpo di testa di Callejon l’anno scorso e, nel campionato precedente, disintegrata da Cavani che, ohibò, non c’è più. A Gonzalo Higuain il compito di cancellare il ricordo del Matador uruguayano.

Chi imbrocca la giornata, vince. Sembra una banalità, ma è così.



SERIE A – 10^ GIORNATA.

Sabato 1 novembre: Napoli-Roma (ore 15), Empoli-Juventus (18), Parma-Inter (20,45) . Domenica 2: Sampdoria-Fiorentina, Torino-Atalanta, Udinese-Genoa, Chievo-Sassuolo, Milan-Palermo (20,45). Lunedì 3: Cesena-Verona, Lazio-Cagliari.

CLASSIFICA: Juventus e Roma 22; Milan, Udinese, Sampdoria, Lazio 16; Napoli, Inter, Genoa 15; Fiorentina 13; Verona 12; Torino 11; Sassuolo 10; Cagliari e Palermo 9; Atalanta 8; Empoli 7; Cesena 6; Chievo 4; Parma 3. 

31/10/2014
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