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Auguri a “Totonno” Juliano
di Pierluigi Capuano

Gli almanacchi riportano come data di nascita il primo gennaio del 1943, ma in effetti Antonio Juliano è nato a Napoli il 26 dicembre del 1942. Il padre, forse anche per far “guadagnare un anno” al figlio, lo andò a denunciare soltanto a Capodanno. Juliano, dunque, compie oggi 64 anni.

Una bandiera del calcio napoletano. La sua carriera iniziò nel 1962/63. L’esordio in prima squadra il 17 febbraio del 1963, contro l’Inter: 1-5 al San Paolo. L’Inter schierava Buffon, Burgnich e Facchetti, Zaglio, Guarneri e Picchi, Jair, Mazzola, Di Giacomo, Suarez e Corso. Il Napoli: Pontel, Girardo e Gatti, Ronzon, Rivellino e Montefusco, Corelli, Fraschini, Tomeazzi, Canè e Juliano. Il 5-1 porta le firme di Di Giacomo (3), Suarez e Corso, per i neroazzurri, e di Fraschini per il Napoli.

Juliano ha indossato la maglia del Napoli per quindici anni consecutivi. L’ultima partita è un Napoli-Milan 1-1 del 7 maggio del 1978. Tra queste due partite una vita in maglia azzurra. 394 le partite di campionato, tra serie A e B: il record assoluto nella storia del Napoli. Juliano, nel computo totale delle presenze, deve cedere lo scettro solo a Bruscolotti che ha meno presenze in campionato (387), ma ne vanta di più nelle coppe (124, per un totale di 511). “Totonno” ha giocato 505 partite ufficiali con la maglia del Napoli. 72 in Coppa Italia e 39 nelle coppe europee. Ha segnato 38 gol: 26 in campionato, 10 in Coppa Italia e 2 in Europa. Con 38 gol è al diciottesimo posto tra i bomber azzurri di sempre.

Nel 1978/79 ha giocato le sue uniche due partite contro il Napoli. Nell’estate del 1978 Juliano passò al Bologna ed affrontò il Napoli il 17 dicembre 1978 (1-1 a Bologna) ed il 22 aprile del 1979 al San Paolo: 2-1 per gli azzurri con gol di Claudio Pellegrini, pareggio rossoblù di Vincenzi e rete decisiva di Claudio Vinazzani.

Antonio Juliano vanta anche 18 presenze in Nazionale. Dopo una presenza con l’under21, esordì in azzurro, con Edmondo Fabbri in panchina, a Milano, durante l’amichevole con l’Austria (1-0, gol di Burgnich) subentrando al bresciano Depaoli. Partecipò ai mondiali del 1970 in Messico giocando anche i 16 minuti finali della finalissima contro il Brasile: è uno dei tredici italiani a poter dire “io c’ero”. L’ultima presenza in azzurro risale al 20 novembre del ’74 in Olanda-Italia 3-1 con Bernardini che cercava di risollevare le sorti della Nazionale dopo la disfatta in terra germanica.

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