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Motori
Quando a Posillipo correvano i bolidi
di Mimmo Carratelli
Al tempo dei pistoni selvaggi, lungo le strade attorno al Parco Virgiliano, su e giù per Posillipo, via Boccaccio, via Pascoli e dintorni, rombavano i motori dei bolidi di formula uno e, a dire il vero, ai tempi romantici degli anni Cinquanta, quei bolidi somigliavano alle automobiline a pedali dei bambini, le grandi ruote scoperte, il lungo cofano bombato, il posto di guida all'aperto e potevi vedere le teste dei piloti dondolare nei caschi artigianali, uno spasso.

Era l'automobilismo delle audacie di Tazio Nuvolari "basso di statura, al di sotto del normale, le mani come artigli, i muscoli eccezionali".

Quando passa Nuvolari, i napoletani l'avevano visto a Posillipo nel 1934 su una fantastica Maserati agli albori del Gran Premio Napoli di formula uno che, in vario modo, ebbe quasi trent'anni di vita nel panorama partenopeo definito senza pudore dagli "inviati" dei giornali dei motori "la piccola Montecarlo", mentre eravamo la grande Napoli.

In ogni caso, lungo il circuito posillipino di quattordici curve, protette da balle di paglia, tra alberi e marciapiedi, potemmo vedere, dopo il "mantovano volante", i grandi assi dell'automobilismo e le macchine ruggenti di quegli anni, Ferrari, Osca, Alfa Romeo, Lancia, Gordini, Cooper col loro fascino vintage.

Alberto Ascari, nei duelli con Villoresi, Taruffi e Farina, nomi mitici dell'epoca, fu il plurivincitore a Posillipo, ma avemmo appassionate attenzioni per Stirling Moss e Peter Collins finché un giorno svenimmo d'emozione per Manuel Fangio, el chueco, il primo argentino di cui ci innamorammo a Napoli prima di Maradona.

Tutta questa bella storia sarà ricordata giovedì 19 maggio in occasione del sessantesimo anniversario dell'ultima edizione del Gran Premio Napoli di formula uno.

L’evento verrà rievocato con una manifestazione organizzata dal Motor Club Casco Azzurro del presidente Paolo Scudieri. La cerimonia rievocativa sarà ospitata nella sede del Tennis Club Napoli del presidente Riccardo Villari, dove verrà ricordata la vittoria della Ferrari con il belga Willy Mairesse primo davanti al compagno di squadra Lorenzo Bandini.

Verranno proiettati video e foto storiche del Gran Premio, alla presenza di ospiti e autorità, tra i quali Antonio Coppola, presidente dell’Automobile Club Napoli, l’ente che ha organizzato tutte le 19 edizioni del Gran Premio.

Una cinquantina di auto d’epoca verranno esposte all’esterno del Circolo del Tennis. Tra i pezzi più pregiati proprio la Maserati 6C34M di Nuvolari, una Hesketh di Formula 1 degli anni 70, una March-BMW di Formula 2, due Lola Sport Prototipo, rari esemplari di Rolls Royce, Jaguar, Ferrari, Maserati, Lamborghini, Porsche, Alfa Romeo, la Giulietta Sprint della Scuderia del Portello che nel 2002 vinse la Carrera Panamericana con il napoletano Antonio Maglione al volante, una rara Aurelia B24 Spider Convertibile America del 1956, una Artena del 1932 e la piccola Urania con cui disputò le prime corse la napoletana Maria Teresa de Filippis, prima donna al mondo cimentatasi in Formula 1.

Di alto profilo la giuria che dovrà designare l’auto Best of Show. Presidente il numero 1 dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani; con lui il segretario generale dell’ACI Gerardo Capozza, il direttore di Quattroruote Gianluca Pellegrini, l’esperto di moda Maurizio Marinella (firmerà anche cravatte con il logo Casco Azzurro), l’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Iesu, il presidente di Unioncamere Andrea Prete, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, il presidente di Marevivo Campania Carmine Esposito.

Con loro due esperti del settore come Anita Salzano e Antonino Puorto. Tra gli ospiti d’onore ci sarà anche Corrado Ferlaino che nel 1964 vinse un campionato italiano al volante di una Ferrari GTO.

Le celebrazioni dedicate al 60° anniversario dell’ultimo Gran Premio di Posillipo proseguiranno nelle sale interne del Tennis Club Napoli, dove verrà ricostruita la storia dell’evento con il supporto di foto e video dell’epoca. Moderati da Enzo Rivellini (ex eurodeputato con un passato nelle corse e attivissimo vicepresidente del Motor Club Casco Azzurro) interverranno il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Nell’occasione verranno assegnati i premi Casco Azzurro alla carriera ad Antonio Maglione, vincitore della gara di Formula Junior nel 1960 a Posillipo, e a Piero Nappi, pilota napoletano con oltre mille presenze nel motorsport e una bacheca stracarica di trofei.

Altri premi saranno assegnati a giovani campani emergenti e al tecnico salernitano Giancarlo Bruno, ingegnere di pista di Gabriele Tarquini nell’anno del Mondiale Turismo, e un passato in Formula 1, prima nei box di varie scuderie, poi come commentatore per conto della Rai.

Il vicepresidente del Motor Club Casco Azzurro Cosimo Turizio, ex pilota napoletano arrivato fino a un passo dalla Formula 1, presenterà assieme al socio Michele Liguori il progetto di ampliamento del mini autodromo di Cellole (Caserta), destinato a diventare un grande impianto internazionale in grado di contribuire anche alla riqualificazione del litorale domizio.

Nel corso della manifestazione verrà proposto infine di intitolare a Mennato Boffa, unico napoletano vincitore del Gran Premio di Napoli, nel 1960, al volante di una WRE-Maserati, la grande rotonda che si trova proprio al centro dell’antico circuito.

19/5/2022
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