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Calcio
Arriva Mazzarri per i gol negli ultimi minuti
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 24.06.2019)
Pierpaolo Marino lascia il posto ad Alberto Bigon. È il campionato della doppia vittoria sulla Juventus. A Torino una fantastica rimonta con una doppietta di Hamsik. Le “doppiette” di Quagliarella e una traversa memorabile. Il debutto di Lorenzo Insigne. Nel ritiro di Lindabrunn, terzo precampionato in Austria, c’è Roberto Donadoni per la stagione 2009-10 che vedrà il Napoli senza impegni europei. Donadoni resisterà sette partite e arriva Mazzarri.

Il 28 settembre, Pierpaolo Marino lascia la carica di direttore sportivo e gli subentra Alberto Bigon. Avellinese, Marino aveva contribuito alla rinascita del club azzurro con De Laurentiis, i suoi primi acquisti furono Hamsik e Lavezzi. Era già stato nel Napoli quando nel 1985 Italo Allodi, direttore generale, lo chiamò.

E fu Marino che confidò ad Antonio Juliano l’indiscrezione secondo cui Maradona voleva lasciare il Barcellona, l’inizio della “caccia” a Diego. Il Napoli del pibe cercava un regista e Marino scoprì Francesco Romano che giocava nella Triestina. Napoletano di Saviano, 26 anni, il giocatore costò 2,1 miliardi di lire nel 1986. Marino lasciò il Napoli nel 1987 per ritornarci nel 2004.

De Laurentiis alza gli investimenti al calciomercato, 54,5 milioni di euro, con gli arrivi di Quagliarella dall’Udinese (16 milioni più la metà del cartellino di Domizzi), Cigarini (10,5), Zuniga (8,5), Campagnaro (7), Hoffer (5), Dossena (4), De Sanctis (1,5).

Lorenzo Insigne ha 18 anni. Da tre è nelle giovanili del Napoli, acquistato per 1.500 euro dall’Olimpia di Sant’Arpino. Debutta in prima squadra con Mazzarri il 24 gennaio 2010 giocando i minuti finali di Livorno-Napoli (0-2) al posto di Denis. A febbraio viene dato in prestito alla Cavese.

Per la stagione 2009-10 gli abbonati scendono a 16.892 tessere. La media degli spettatori al San Paolo è di 39.002 spettatori e il Napoli realizza al botteghino un incasso di 10.365.423 che è il primo in serie A, seguito da Roma (9.831.767) e Inter (7.847.785).

C’è una sensibile contrazione rispetto ai primi due campionati in serie A con De Laurentiis. Cala anche l’attivo in bilancio (343.686 euro, di gran lunga il più basso nei nove anni di attivo). La partita con l’Inter di Mourinho campione d’Italia (0-0) fa registrare la maggiore affluenza (56.211 spettatori) e il migliore incasso al San Paolo (1.680.112 euro).

Con Donadoni in panchina, il Napoli inizia perdendo a Palermo (1-2), batte il Livorno al San Paolo (3-1 con doppietta di Quagliarella), perde a Marassi col Genoa (1-4), pareggia in casa con l’Udinese (0-0), esce sconfitto da San Siro contro l’Inter (1-3), batte il Siena (2-1 con doppietta di Hamsik), perde fuori con la Roma (1-2). Sette punti in sette partite condannano Donadoni all’esonero. Il tecnico lascia il Napoli dopo 19 partite a cavallo di due stagioni (5 vittorie, 6 pareggi, 8 sconfitte).

Walter Mazzarri infila una serie di 15 partite utili (8 vittorie, 7 pareggi). Trionfa la “zona Mazzarri”. Maggio risolve al 91’ la gara col Bologna (2-1) e all’88’ la trasferta di Firenze (1-0). Denis firma al 93’ il pareggio interno col Milan (2-2). Quagliarella sigla all’88’ la vittoria di Bari (2-1). Bogliacino acciuffa al 96’ il pareggio a Cagliari (3-3).

È l’anno della doppia vittoria sulla Juventus. A Torino il Napoli non vinceva da 13 partite (9 sconfitte, 4 pareggi). Sabato 31 ottobre, inizio alle ore 18, il Napoli di Mazzarri andò sotto di due gol (35’ Trezeguet, 55’ Giovinco).

Era la Juventus allenata da Ciro Ferrara con Buffon, Chiellini, Fabio Cannavaro, Del Piero, Camoranesi, Candreva. Il Napoli ribaltò il risultato in 22 minuti (3-2). Segnò Hamsik al 59’, raddoppiò Dàtolo al 64’, concluse la rimonta Hamsik all’82’.

La Juve, passata da Ferrara a Zaccheroni, fu sconfitta 3-1 anche al San Paolo (vantaggio di Chiellini al 7’, gol di Hamsik 51’, Quagliarella 72’ e Lavezzi 88’). La squadra bianconera si classificò settima (il Napoli sesto).

Mazzarri totalizzò 33 punti all’andata, terzo posto nel girone ascendente. Fece 26 punti al ritorno. In casa, il Napoli conquistò 35 punti, fuori 24. Perse due volte al San Paolo (1-3 con la Fiorentina, 2-3 col Parma), sette volte in trasferta (1-2 a Palermo, 1-4 col Genoa, 1-3 con l’Inter, 1-2 con la Roma, 1-3 con l’Udinese, 1-2 col Bologna, 0-1 con la Sampdoria).

Fabio Quagliarella, 26 anni, stabiese, con 11 centri fu il vice-cannoniere, un gol meno di Hamsik, giocando la sua unica stagione in maglia azzurra. In gol con una doppietta già alla seconda giornata contro il Livorno (3-1) al San Paolo. In quella partita colpì una clamorosa traversa con un tiro da metà campo, il portiere livornese De Lucia battuto.

Segnò al Bologna (2-1) e realizzò una seconda doppietta contro il Bari (3-2). Poi un gol al Chievo (2-0), prima di mettere a segno la prima rete in trasferta, contro l’Atalanta (2-0). Fu uno dei goleador azzurri nel 3-1 inflitto alla Juventus a Fuorigrotta. Un gol anche nella partita perduta al San Paolo contro il Parma (2-3). Colpì ancora contro l’Atalanta al ritorno (2-0) siglando la sua terza doppietta.

L’Inter si confermò campione d’Italia, due punti davanti alla Roma.

Dalla Coppa Italia, gli azzurri uscirono agli ottavi, battuti a Torino dalla Juventus (0-3).

Il Napoli disputò 41 partite (38 in serie A, 3 in Coppa Italia). Andarono in campo 28 giocatori: De Sanctis (39 presenze, 43 gol subiti),Iezzo (2, 3 gol subiti), Campagnaro (30, 1 gol), Paolo Cannavaro (34, 1 gol), Aronica (28), Maggio (36,6 gol), Gargano (39), Hamsik(39, 12 gol), Pazienza (33, 2 gol), Cigarini (29, 2 gol), Lavezzi (31, 9 gol), Quagliarella (36, 11 gol), Denis (31, 5 gol), Grava (25), Zuniga (24), Rinaudo (22, 1 gol), Bogliacino (20, 2 gol), Dàtolo (16, 1 gol), Contini (15), Dossena (11), Hoffer (11, 1 gol), Santacroce (5), Pià (3), Rullo (2), Amòdio (1), Blasi (1), Lorenzo Insigne (1), Maiello (1).

4 - Continua


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24/6/2019
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