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Cultura
Alessandro Tedesco presenta “Lifetime”
di Adriano Cisternino
Jazz sì, ma nel senso di libertà interpretativa, improvvisazione e libera ispirazione. È la linea artistica lungo la quale si muove la musica di Alessandro Tedesco, protagonista venerdì 21 dell'ultimo concerto stagionale del Live Tones nella consueta atmosfera rilassata dell'Hotel Terme di Agnano. Con il trombonista di Benevento saliranno sul palco Giovanni Francesca alla chitarra, Aldo Capasso al basso e Giampiero Franco alla batteria.

La scaletta della serata è incentrata essenzialmente sull'ultimo album di Tedesco, dal titolo non casuale “Lifetime”, firmato dal “Low Frequency Quartet”, fresco di pubblicazione per l'etichetta Tuk Music di Paolo Fresu che partecipa anche da “special guest” del disco.

Nove tracce che riassumono un po' il percorso artistico, ma anche di vita privata dell'autore . È quasi un'autobiografia in musica, come ci indica per esempio “Daddy's Eyes”, brano che vuole esprimere chiaramente la paternità e le sue sensazioni ed è dedicato ai sui due figli (5 e 3 anni).

Così come “Fisherman” rappresenta senza mezzi termini la grande passione per il mare e per la pesca di Alessandro, pescatore però esclusivamente “da scoglio” perché, spiega: “Altrimenti non è giusto, la sfida con i pesci dev'essere alla pari!”. E non ha timore di confessare: “Ma devo stare sempre molto attento perché io non so nuotare!”.

C'è anche un omaggio alla sua città, “Maloenton”, che è un omaggio ad una città dove il jazz ormai ha radici solide, come testimonia anche il fresco ritorno sul palco di Luca Aquino, una delle giovani trombe più brillanti e raffinate del panorama jazzistico italiano. Tedesco e Aquino hanno suonato spesso insieme.

La serata di commiato stagionale del Live Tones insomma è improntata ad un jazz poco mainstream ma ricco di atmosfere surreali, oniriche, in cui affiora tutto il background di un musicista che viene dalla classica, ha attraversato il rock ed è approdato a jazz. Ma ha conservato nella sua ispirazione le radici di una cultura musicale ad ampio spettro, con uno strumento – il trombone – peraltro poco frequente nel nostro jazz, nonostante sia tipico di monumenti del jazz americano, a cominciare dal Glen Milller.

Appuntamento alle 20,30 per la degustazione che – per restare nelle atmosfere del Sannio – sarà a base di squisiti croccantini di San Marco dei Cavoti, vino, birra, ceci fritti e formaggi della zona.

Un “buona estate!” , insomma, ben condito.

17/6/2019
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