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Cultura
Da Munari a Pieranunzi, quante star del jazz
di Adriano Cisternino
Apertura giovedì 20 giugno con Gegè Munari, una leggenda del jazz italiano. Chiusura il 27 luglio con Marco Romano e la Quartieri Jazz Orkestrine.

Da un capo all'altro del programma tutta una serie di grandi nomi e di location speciali che fanno del Pozzuoli Faber Jazz Festival 2019 una manifestazione ricca di eventi di spessore da far concorrenza al celeberrimo Umbria Jazz Festival. Con la differenza non secondaria che la rassegna napoletana offre appuntamenti con eccellenze musicali nei siti di grande suggestione artistica con panorami mozzafiato del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.

Ventitré appuntamenti per oltre un mese di musica nel programma della decima edizione della rassegna organizzata da “Jazz and Conversation” presentata all'Anfiteatro Flavio dove il “patron” Antimo Civero con Paolo Giulierini, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ha spiegato fra l'altro che a ciascun artista darà donata la “bomba della pace”, realizzata ad Assisi dal maestro puteolano Raffaele Ariente, per sottolineare una volta di più il simbolo di condivisione che la musica rappresenta ed il jazz in particolare.

Il programma è tutto un susseguirsi di nomi che promettono serate di jazz ad altissimo livello in ambienti di elevato interesse culturale e gastronomico. A partire dall'inaugurazione, con il quartetto di Gegè Munari, mitico batterista napoletano, 85 anni fra pochi giorni, e ancora tanta voglia di picchiare su piatti e tamburi dopo aver accompagnato i più grandi del jazz statunitense. Sarà in quartetto il 20 giugno all'Akademia Cucina sul lago Lucrino.

Quattro date risaltano in particolare sulla locandina: venerdì 5 luglio con Enrico Pieranunzi 4et e la versatile voce (flegrea) di Valentina Ranalli nel Castello Aragonese di Baia; mercoledì 10 luglio con Stefania Tallini Uneven 4et alle Terme Romane di Baia; lunedì 22 luglio con il Filippo Vignato 4et all'Anfiteatro Flavio e martedì 23 con Giovanni Guidi “piano solo” nell'Antro della Sibilla all'Acropoli di Cuma.

Accoppiamenti nomi-location che promettono emozioni e suggestioni uniche. Ma impossibile resistere anche al concerto della vulcanica Floriana Cangiano, in arte Flo, il 21 giugno a Villa Matarese di Monte di Procida o al trio “Le donne del jazz” Mottola-Strino-Valente del 30 giugno alle Cantine dell'Averno.

Senza ignorare eventi per così dire “paramusicali” come la presentazione del libro “Joao Gilberto” di Francesco Bove previsto il 9 luglio alla libreria “La Novecento” o il Workshop di improvvisazione al Palazzo Migliaresi (Rione Terra) del 21 luglio.

Ventitré serate che spalancano l'estate flegrea ad un richiamo multiculturale unico e ribadiscono la preziosità artistica e polivalente dell'area nordoccidentale di Napoli.

13/6/2019
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