Calcio
Tracco di Natale di Arcadio Milik
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 17.12.2018)
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Sembrano umidi i tracchi di Natale del Napoli sul campo del Cagliari, si accendono ma fanno fiuuu e si spengono, però all’inizio degli infiniti sette minuti di recupero Arcadio Milik sottrae a Mertens la battuta di una punizione dalla lunetta e infila con traiettoria spaziale la porta di Cragno.
È il tracco che vince al 91’. È l’1-0 del Napoli per la quarta vittoria consecutiva esterna, vincendo per il nono anno sul campo cagliaritano e non importa se i conti della classifica sono sempre gli stessi, la Juve resta avanti di otto punti, lepre irraggiungibile.
Serata d’onore per Milik che già con un colpo di testa aveva centrato la traversa (68’) maledicendo la sorte che lo aveva umiliato anche ad Anfield davanti ad Allison.
Poiché sembra che gli obiettivi, esclusi Champions e scudetto, si riducano ora a due, Coppa Italia ed Europa League, Ancelotti si diverte nel più originale potpourri con cui allestisce l’ennesima formazione stravagante per un campionato di platoniche soddisfazioni, ma sempre soddisfazioni sono.
È un Cagliari senza Pavoletti, Castro, Ceppitelli, Srna, Lykogiannis, ma il trentino Maran è un vecchio e navigato nocchiero che ha affilato le armi della salvezza nelle stagioni al Chievo. Ancelotti si mette alla pari: fuori Hysaj, Albiol, Callejon, Hamsik e, udite, udite, Insigne e Mertens! Salvo a schierare i ballerini di prima fila nel secondo tempo (Mertens, Insigne e Callejon).
Il Napoli è in serie positiva da nove gare (7 vittorie, 2 pareggi). Non può fare di più ed è appena un punto sotto al Napoli di Sarri dello scorso campionato. Allegria! Fuori casa non pareggia mai (sei vittorie, due sconfitte) perciò decide di vincere anche a Cagliari agli ultimi respiri con la squadra sarda allo stremo, vittime di crampi, dopo avere dato l’anima e i polmoni cedendo solo su punizione quando il pareggio sembrava il destino sperato.
La grande squadra-bis o tris di Ancelotti si avventa sul match nella ripresa. Il primo tempo è tutto un rustico pic-nic a centrocampo, palle perse, palle rubate, passaggi lunghi, passaggi corti, passaggi sbagliati, giocatori a terra, colpi proibiti ma non cattivi, e Doveri lascia correre, corre la palla ma non c’è un vero senso di gioco. È un botta e risposta. Lanci di qua, lanci di là.
A destra friccica Ounas ma non conclude e scoppietta Fabian Ruiz. A sinistra confeziona cross Ghoulam, maestro dei calci d’angolo e delle rimesse laterali a lunga gittata. Milik cerca spazio e non lo trova. Allan e Zielinski portano palla avanti per disperderla nel pantano della difesa cagliaritana. Cercansi tiri in porta.
Il Cagliari difende e attacca. Il primo tiro pericoloso è di Faragò annullato da Ospina (11’). Ma che partita è? Il Napoli delle otto novità gioca da grande, il Cagliari è ricco di voglia e di baldanza. Tiri in porta uno per parte è il magro bottino del primo tempo (8’ Ounas, Cragno blocca senza difficoltà).
Nell’intervallo Ancelotti alza il sopracciglio e dagli spogliatoi schizza un Napoli che va subito in orbita e mette il Cagliari alle corde. Romagna salva sulla linea davanti a Milik pronto a colpire (47’), Fabian Ruiz conclude fuori dopo una gran galoppata di Malcuit (48’), anche Milik batte a lato (50’), poi impegna Cragno, l’uomo Cragno, con un tiro violento (63’), il primo vero tiro del Napoli nella porta cagliaritana, la traversa di Milik al 68’, insomma il castello di Maran non crolla.
Nella ripresa la partita è intensa e divertente. Il Cagliari prende a soffrire in difesa, ma non smette di attaccare appena può. Ed ecco i ballerini di prima fila Mertens (61’ per Diawara), Insigne (71’ per Ounas), Callejon (80’ per Malcuit). Una squadra tutta d’attacco, roba mai vista. La famosa trazione anteriore per evitare l’attrazione fatale del pareggio che sarebbe una delusione.
Nel giro dei cambi tattici e della panchina, Fabina Ruiz copre tutti i ruoli, avanti, indietro, a destra, a sinistra. Zielinski regala uno-spunto-uno. Si verificano fatti eccezionali. Barella ruba palla ad Allan tre volte. Il Napoli attacca ma in più di una occasione Koulibaly (un titolare, solo un titolare) deve spazzare di testa e di piede.
Come gioca il Napoli? 4-2-4 con Allan e Diawara in mediana? 4-2-3-1 con Ounas, Fabian Ruiz e Zielinski dietro a Milik? Non ha importanza. L’importante è l’impegno che la squadra mette per restare saldamente al secondo posto, sei punti avanti all’Inter. E alla fine Milik, che aveva ballato la mazurka con Romagna mia, decide e trionfa.
I ballerini fanno poco. Insigne si becca una ammonizione per proteste e va in diffida, poi sgancia un tiro alle stelle e sono le due uniche prodezze. Callejon gioca spesso terzino. Mertens scoppietta ma non colpisce.
Ma, se vogliamo, è stato bello il Napoli con Ospina, Malcuit, Maksimovic, Diawara, Zielinski, Ounas, Milik e la conferma di Ghoulam.
BATTUTO – Il Cagliari ha giocato 8 partite in casa battuto solo dal Napoli, poi due vittorie e cinque pareggi: 2-2 col Sassuolo (doppietta di Paoletti), 1-1 col Milan (Joao Pedro), 0-0 con la Sampdoria, 2-0 al Bologna (Joao Pedro, Pavolett), 2-1 al Chievo (Pavoleti, Castro), 0-0 col Torino e 2-2 con la Roma, pareggio acciuffato negli ultimi dieci minuti rimontando i gol di Cristante e Kolarov con Ionita (84’) e Sau (95’).
PAVOLETTI – Il livornese Leonardo Pavoletti, 30 anni, 1,88, il piccolo ex assente per infortunio. Nel Napoli giocò da gennaio a giugno 2017 (sei partite in campionato, quattro in Coppa Italia, zero gol). Da due stagioni nel Cagliari, cannoniere della formazione isolana. Undici gol l’anno scorso, sei quest’anno.
IL CORAGGIO – Il napoletano dei Quartieri spagnoli Fabio Pisacane, 32 anni, difensore, gioca nel Cagliari da quattro stagioni. Segnalato come giocatore dell’anno dal quotidiano inglese “The Guardian” per “la straordinaria determinazione a voler giocare in serie A” dopo campionati in serie D, C e B. Il suo riscatto dalla paralisi che lo colpì a 14 anni. Una lunga, vittoriosa battaglia contro la sindrome di Guillain-Barré. Ieri si è arreso ai crampi dopo 86 minuti di una gara gagliarda.
VENDEMMIA – Vendemmiata di gol del Napoli sul campo del Cagliari dove non perde da nove anni (6 vittorie, 3 pareggi). Dieci gol nelle ultime due stagioni. L’anno scorso il 5-0 firmato da Callejon, Mertens, Hamsik, Insigne (rigore) e Mario Rui. Nel campionato precedente altro 5-0 con tripletta di Mertens e gol di Hamsik e Zielinski. Ieri è bastato un gol.
ALLEGRI – L’ultima vittoria casalinga del Cagliari sul Napoli è firmata da Massimiliano Allegri, allenatore dei sardi nel 2008-09, contro la squadra azzurra di Donadoni. Due a zero con i gol di Jeda al 5’ e Lazzari al 92’. Il Napoli schierò (3-5-2): Bucci; Contini, Paolo Cannavaro (84’ Denis), Santacroce; Mannini, Pazienza (60’ Datolo), Blasi, Hamsik, Vitale (72’ Russotto); Zalayeta, Lavezzi.
SPETTACOLO – Sei gol a Cagliari per il pareggio nel campionato 2009-10. Azzurri avanti di due reti (21’ Lavezzi, 65’ Pazienza), rimontati e superati dalle reti di Larrivey (75’), Matri (80’) e Jeda (89’). Pareggio al 96’ di Bogliacino entrato in campo quattro minuti prima. Erano il Napoli di Mazzarri e il Cagliari di Allegri. La formazione azzurra (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Paolo Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza (92’ Bogliacino), Gargano, Zuniga (87’ Datolo); Hamsik, Lavezzi; Quagliarella (82’ Denis).
RIVA – Il Napoli tentò di prendere Gigi Riva durante la breve presidenza di Gioacchino Lauro. Si oppose Angelo Moratti, presidente dell’Inter e petroliere con interessi in Sardegna. Moratti foraggiava il Cagliari a condizione che, se mai il club avesse voluto cedere Riva, il giocatore doveva andare all’Inter. Gigi Riva, lombardo di Leggiuno in provincia di Varese, scelse la Sardegna per sempre. Inutilmente la Juve offrì un miliardo di lire negli anni Settanta per averlo in bianconero.
CAGLIARI-NAPOLI 0-1 (0-0)
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit (89’ Callejon), Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Fabian Ruiz, Allan, Diawara (61’ Mertens), Zielinski; Ounas (71’ Insigne), Milik.
CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Pisacane (86’ Cigarini), Romagna (79’ Andreolli), Klavan, Padoin; Faragò, Bradaric, Barella, Ionita; Farias (69’ Sau), Joao Pedro.
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 91’ Milik.
SERIE A- 16ª GIORNATA
Inter-Udinese 1-0, Torino-Juventus 0-1, Spal-Chievo 0-0, Fiorentina-Empoli 3-1, Frosinone-Sassuolo 0-2, Sampdoria-Parma 2-0, Cagliari-Napoli 0-1, Roma-Genoa 3-2.
Lunedì 17: Atalanta-Lazio.
Martedì 18: Bologna-Milan.
CLASSIFICA
Juventus 46; Napoli 38; Inter 32; Milan 26; Lazio 25; Sassuolo e Roma 24; Sampdoria 23; Torino e Fiorentina 22; Atalanta e Parma 21; Cagliari 17; Empoli, Spal, Genoa 16; Udinese 13; Bologna 11; Frosinone 8; Chievo 4.
PROSSIMO TURNO
Sabato 22: Lazio-Cagliari, Empoli-Sampdoria, Genoa-Atalanta, Milan-Fiorentina, Napoli-Spal, Sassuolo-Torino, Udinese-Frosinone, Chievo-Inter, Parma-Bologna, Juventus-Roma.