Calcio
Vittoria scaccia-crisi del Napoli a Crotone
di Mimmo Carratelli
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Troppo piccolo il Crotone sul suo piccolo campo, essenziale il Napoli che conquista una vittoria scaccia-crisi (2-1).
Era proprio impossibile fallire contro la squadra calabrese neopromossa, al suo primo campionato in serie A, ultima in classifica e a secco di vittorie.
Per gli azzurri, ritorno al successo in trasferta dopo un pari (Genoa) e una sconfitta (Atalanta). Cancellata anche la serie delle tre sconfitte consecutive fra campionato e Champions.
La classifica torna a sorridere e la Juve, battuta dal Milan, è ora più vicina: a quattro punti, non più a sette.
Sarri lascia a riposo Jorginho e Ghoulam dando spazio a Diawara (una gran partita) e a Strinic.
Non poteva più insistere sul play italo-brasiliano, giù di corda nelle ultime gare.
Diawara, al debutto azzurro in campionato, 19 anni, ha giocato con la sicurezza di un veterano. Sorprendente la semplicità delle sue giocate. Non le forza mai. Vigoroso anche nella fase difensiva. Sarà dura per Jorginho riprendersi il posto.
Il Napoli gioca in grande sicurezza ed è padrone del campo nel primo tempo, anzi nella prima mezz’ora, quando, improvvisamente, s’è trovato in dieci.
A centrocampo, Gabbiadini, dopo avere subito un fallo da Ferrari, scalciava l’avversario da terra. Inevitabile l’espulsione (32’).
Il Napoli era in vantaggio (1-0) e, prima che il Crotone potesse profittare della superiorità numerica, andava immediatamente al raddoppio.
Comodo 2-0 alla fine del primo tempo col Crotone in soggezione completa contro la tecnica superiore del Napoli.
Il 4-3-3 di Nicola si trasformava sin dall’inizio in un 4-5-1 con Falcinelli unica punta e gli esterni d’attacco Tonev e Palladino sulla linea dei mediani.
Ma quella del Crotone non era una roccaforte perché risultavano imbarazzanti gli errori individuali, frutto di limitata qualità non solo della pressione del Napoli.
Il vantaggio azzurro si concretizzava per un totale pateracchio della difesa calabrese.
Mertens, scatenato più che mai, giocava con finta e contro-finta Rosi e metteva la palla in area. Dos Santos svirgolava l’intervento, Martella lo falliva addirittura lasciando la palla a Callejon che infilava nonostante il disperato tentativo di Ferrari sulla linea: anziché rinviare, il difensore finiva con l’accompagnare la palla in porta (17’).
In precedenza, Gabbiadini era andato a un passo dal gol sull’invito di Mertens: a pochi passi da Cordaz, si faceva intercettare la palla-gol dal portiere (15’) ed era finita a lato una fiondata di Hamsik (4’).
Napoli sempre nella metà campo calabrese per tutto il primo tempo anche dopo l’espulsione di Gabbiadini.
Gli azzurri erano appena finiti in dieci quando coglievano il raddoppio su corner: Strinic batteva dalla bandierina di destra, Koulibaly spizzava la palla nel mucchio e Maksimovic anticipava Salzano sulla linea per segnare il suo primo gol italiano (33’).
Tutto semplice e facile ma bisognava affrontare un’ora di gioco in dieci.
Nel primo tempo, una sola volta Reina doveva intervenire (28’ su Palladino). Era l’unico squillo offensivo del Crotone. Nella ripresa il portiere azzurro difendeva la vittoria con due grandi interventi.
Usciva in area contro Simy, pronto alla battuta per il gol, chiudendogli lo specchio della porta e il gigantesco nigeriano era costretto ad alzare il tiro (66’).
Dieci minuti dopo, Reina era prodigioso nello sventare la palla-gol di Falcinelli e deviare la conclusione successiva di Rohden (76’).
Il Crotone, in superiorità, stava guadagnando campo costringendo il Napoli sulla difensiva.
Nicola impiegava più giocatori d’attacco: Stoian per Salzano dall’inizio della ripresa, poi Simy per Tonev dal 55’.
Il Napoli si abbassava pericolosamente. Stoian metteva in difficoltà Hysaj. Simy, col fisico imponente, era il secondo pericolo.
Ma veniva fuori alla grande Maksimovic a spazzare l’area giocando una partita di grande decisione e personalità e il Napoli riusciva a controbattere l’iniziativa dei calabresi.
Reina, come s’è detto, risolveva le due situazioni più pericolose.
Sarri dava il cambio ad Hamsik con Zielinski (63’), poi inseriva Giaccherini per Callejon (75’) e, nel finale, El Kaddouri per Mertens (83’).
La confusa pressione del Crotone sbocciava nel gol del terzino Rosi sul finire del match (89’ cross di Martella e difensori azzurri indecisi davanti a Reina).
Serviva la vittoria e il Napoli non ha fallito.
Settimana intensa. Mercoledì sera l’Empoli al San Paolo, sabato a Torino contro la Juventus, probabilmente senza Gabbiadini in entrambe le occasioni.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Strinic; Allan, Diawara, Hamsik (63’ Zielinski); Callejon (75’ Giaccherini), Gabbiadini (32’ espulso), Mertens (83’ El Kaddouri).
CROTONE (4-3-3): Cordaz; Rosi, Dos Santos, Ferrari, Martella; Capezzi, Crisetig, Salzano (46’ Stoian); Tonev (55’ Simy), Falcinelli, Palladino (75’ Rhoden).
ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo).
RETI: 17’ Callejon, 33’ Maksimovic, 89’ Rosi.
SERIE A
Sampdoria-Genoa 2-1, Milan-Juventus 1-0; Udinese-Pescara 3-1, Atalanta-Inter 2-1, Cagliari-Fiorentina 3-5, Crotone-Napoli 1-2, Empoli-Chievo 0-0, Torino-Lazio 2-2, Bologna-Sassuolo 1-1, Roma-Palermo 4-1.
CLASSIFICAJuventus 21; Milan e Roma 19; Napoli 17; Torino e Lazio 15; Chievo 14; Atalanta e Cagliari e Sassuolo 13; Genoa, Fiorentina e Bologna 12; Sampdoria, Inter 11; Udinese 10; Pescara 7; Empoli e Palermo 6; Crotone 1.
PROSSIMO TURNO
Martedì 25: Genoa-Milan
Mercoledì 26 (ore 20,45)
: Chievo-Bologna, Fiorentina-Crotone, Juventus-Sampdoria, Lazio-Cagliari, Napoli-Empoli, Pescara-Atalanta, Roma-Sassuolo
Giovedì 27: Palermo-Udinese