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Calcio
Niente scherzi col Parma
di Mimmo Carratelli
Sarà un Natale stupefacente al cinema, giusto l’ultimo film di Aurelio De Laurentiis, girato in poco meno di due mesi a Roma, per dire la differenza tra fare un film e fare una squadra di calcio, non si sa che Natale sarà col Napoli che ha frenato vistosamente, non sa più vincere e perde malamente a Milano nella partita più deplorevole dell’era cinematografica azzurra.

Certo, con Lillo e Greg sullo schermo si ride. Con Higuain e Callejon in campo viene quasi da piangere. Giù di forma come il resto della squadra.

Si anticipa al giovedì col Parma in vista del lunedì di Supercoppa con la Juve in Qatar. Ultimo match di campionato in chiusura d’anno al San Paolo che ha ceduto sinora la bellezza di 9 punti. Vietato fare altra beneficenza.

Il Parma, ultimo, una vittoria sei turni fa, due in totale, un clamoroso 0-7 sul campo della Juve, si chiuderà a riccio (3-5-2) per sgraffignare un punto-salvezza.
La tradizione gli sorride: tre vittorie a Fuorigrotta nelle ultime sei apparizioni, compreso il gol-beffa di Cassano l’anno scorso nel match in cui si infortunò Hamsik. Sciò, sciò, cicciuè, aglio e fravaglio.

La difesa del Parma, la peggiore del campionato, prende due gol a partita. Il Napoli è invitato a segnare.

Hamsik si riprende il posto, il modulo resta uguale (4-2-3-1) con una mediana più agguerrita che a San Siro (Gargano e Inler invece di Jorginho e David Lopez).

Il punto è la solitudine del Pipita all’attacco che innervosisce l’argentino con le corsie esterne non più “divorate” da Callejon e Mertens (pesante più del temuto l’assenza di Insigne).

Zapata resta in panchina, mentre si pensava che, con un ritocco alla tattica di gioco, Benitez potesse confortare Higuain affiancandogli il poderoso colombiano di Cali come in alcuni finali di partite.

Sembra funzionare il tandem centrale con Duvan a ridosso dei centrali della difesa avversaria e Gonzalo più dietro e libero da marcature strette.

Orlando apriva la pista del gol ad Altafini, Zapata potrebbe essere l’Orlando furioso di Higuain.

Magari succederà ancora nel finale col Parma se la partita dovesse essere una nuova sofferenza per gli azzurri (aglio e fravaglio).

C’è qualche problema in difesa per la squalifica di Albiol (non certo un paladino dell’area di rigore di questi tempi) e la tentazione di tenere a riposo Koulibaly (diffidato, sarebbe a rischio per la partitissima con la Juve). Bastione centrale tutto nuovo con Henrique e Britos, speriamo bene.

Le giocate di Antonio Cassano e i calci piazzati del napoletano Ciccio Lodi sono le armi con le quali il Parma andrà a caccia della sorpresa.

Intaserà le fasce esterne per evitare che il Napoli voli sulle ali, farà densità a centrocampo con giocatori di sacrificio e combattimento.

Ma, con tutto il rispetto per un avversario che lotta per salvarsi (un punto nelle ultime cinque partite) e tutto il timore per un Napoli scomparso dalla scena, di che cosa vogliamo parlare?

Se il Napoli scenderà in campo, e non resterà negli spogliatoi come a Milano, non sembra che questa sia una sfida da far tremare i polsi.

L’importante è che non tremino le caviglie degli azzurri.

Animo, ragazzi. Coraggio!


SERIE A – 16ª GIORNATA
Giovedì 18: Cagliari-Juventus (ore 19), Napoli-Parma (ore 21).
Sabato 20: Sassuolo-Cesena, Roma-Milan.
Domenica 21: Verona-Chievo, Atalanta-Palermo, Fiorentina-Empoli, Sampdoria-Udinese, Torino-Genoa, Inter-Lazio.

CLASSIFICA:
Juventus 36; Roma 35; Genoa, Sampdoria, Lazio 26; Napoli e Milan 24; Fiorentina 23; Udinese e Palermo 21; Inter 20; Sassuolo 19; Verona17; Empoli 16; Atalanta e Torino 14; Chievo 13; Cagliari 12; Cesena 8; Parma 6.

SUPERCOPPA ITALIANA
Lunedì 22, ore 18, Doha (Qatar): Napoli-Juventus.
17/12/2014
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