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Recensioni
La magia di un buongiorno
di Giovanna D'Arbitrio
Massimo Gramellini, scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa”, noto per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, ha pubblicato un nuovo interessante testo, “La magia di un buongiorno” (Editore Longanesi), una raccolta dei corsivi più significativi da lui scritti in 15 anni sul suddetto giornale.

L’autore ha presentato il libro l’8 agosto 2014 alla cavea del Parco nazionale del Circeo dove il presidente del parco, Gaetano Benedetto, ne ha elogiato “la capacità di dire quello che pensa confezionando la frase perfetta”.

Il giornalista sportivo, Giacomo Crosa, ha poi condotto la serata durante la quale lo scrittore ha dialogato su temi diversi con il pubblico (anche con Dino Zoff seduto in prima fila): ampio spazio è stato dedicato ai seri problemi del calcio italiano.

A quanto pare basta entrare in uno stadio per capire come sia cambiata la società italiana: curve piene, tribune piene di gente ricca che spesso entra gratis e i distinti vuoti (settore del ceto medio). Obiettivo da perseguire: cancellare ogni violenza e restituire lo stadio alle famiglie.

Ritornando al contenuto del libro, nella prefazione lo stesso autore scrive quanto segue: "Questa è una selezione dei Buongiorno che da quindici anni scrivo in fondo alla prima pagina del giornale con cui felicemente convivo: La Stampa… ne abbiamo selezionati trecentosessantacinque, come i giorni di un almanacco dove i sorrisi si alternano ai sospiri e gli scatti di indignazione agli sberleffi, lasciando sempre una finestrella aperta per i sogni di passaggio che avessero voglia di entrare…
Fin dall'infanzia, la scrittura è l'unico gesto quotidiano che riesca a trasmettermi serenità.
Nella vita privata rimango un timido che sconfina nell'imbranataggine. In televisione mi agito e mangio le parole. Ma ogni sera, appena infilo la cuffia e la musica inizia a scorrermi nelle vene, le dita si muovono sulla tastiera del computer come se seguissero un tragitto inesorabile...
Il Buongiorno funziona soltanto se ha la leggerezza e l'imprevedibilità di un corsivo. Cioè soltanto quando è scritto con amore.
Alludo all'amore dell'artigiano che rimane mezz'ora di più al tavolo di lavoro per piallare un aggettivo o sostituire una metafora traballante.
Altro che mago. Sono un manovale che ogni giorno si monta la testa e pensa di poter fabbricare un mondo migliore con le sue parole. Un'illusione, certo. Ma se non la credessi vera, mi passerebbe la voglia di provarci".


Interessante anche la recensione di IBS.
Eccone uno stralcio: “Questi brevi scritti ci restituiscono un’immagine limpida e completa della storia dell’Italia degli ultimi quindici anni…
Qui riunite troverete tutte le storie, le passioni e le questioni che hanno animato gli italiani in quest’ultimo arco temporale e nella lettura avrete la sensazione che si può credere in un futuro migliore e che si deve andare oltre la realtà e provare a immaginare un’alternativa costruttiva.
Storie di persone semplici e di vita quotidiana, ma anche questioni annose e importanti che riguardano l’intero Paese: questi sono gli spunti che hanno mosso la penna di Gramellini, spesso ironica e pungente.
Alla fine della lettura lo spirito è quello di guardare alla vita e alle cose con animo positivo e produttivo, come fa del resto l’autore quando si paragona ad un manovale che cerca di poter fabbricare un mondo migliore con le parole.
Magari la sua è un’illusione, ma se tutti avessimo la sua stessa voglia di provarci potremmo cambiare un po’ la realtà per renderla più simile a quella desiderata”.


Ho letto il libro e ho costatato che il suo humour “graffiante” colpisce in modo “trasversale” gli aspetti negativi di tutti gli schieramenti politici e dell’attuale società.

Molte sarebbero le pagine da ricordare, ma quella sul delfino Filippo (pag.25) mi ha fatto sorridere con maggiore convinzione, forse perché amo tanto i delfini che spesso danno lezioni di vita anche a noi “umani”.
20/9/2014
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